I rischi per i fondi pensione occupazionali europei

L’Eiopa ha pubblicato l’aggiornamento periodico della dashboard dei rischi  dei fondi pensione occupazionali europei. Il documento fotografa il quadro a maggio 2024 con l’evidenza che l’esposizione delle forme pensionistiche aziendali  ai rischi di rendimento di mercato e delle attività rimane elevata a causa della continua volatilità del mercato e delle vulnerabilità del mercato immobiliare.

Procedendo ad un maggior livello di dettaglio emerge come i rischi macro sono a un livello medio con una crescita del Prodotto Interno Lordo prevista per le principali aree geografiche che mostra sviluppi positivi ma rimane bassa rispetto agli standard storici.

I rischi di credito rimangono stabili a un livello medio con spread sui credit default swap (CDS) per le obbligazioni societarie in aumento alla fine di giugno 2024, pur rimanendo ampiamente stabili per le obbligazioni governative.

I rischi di rendimento di mercato e delle attività sono stabili a un livello elevato con una volatilità in aumento nei mercati obbligazionari e azionari alla fine di giugno e gli ultimi dati indicano un continuo calo dei prezzi immobiliari nell’area dell’euro, principalmente guidato dagli immobili commerciali.

I dati annuali recentemente disponibili mostrano un rimbalzo nelle performance del portafoglio degli IORP nel 2023, guidato da rendimenti di mercato positivi.

I rischi di riserva e finanziamento sono invariati a un livello medio, con la posizione finanziaria dei fondi pensione collettivi a prestazione definita che rimane solida nel primo trimestre del 2024, sostenuta da tassi di interesse più elevati. Anche i rischi di concentrazione sono a un livello medio, con un trend in calo rispetto al trimestre precedente dovuto alla minore concentrazione settoriale e geografica nel portafoglio di investimenti degli IORP. L’esposizione media degli IORP alle banche e alle attività finanziarie diverse da quelle bancarie è leggermente aumentata.

Tutte le altre categorie di rischio sono attualmente valutate a livelli medi, con una prospettiva di rischio crescente per la digitalizzazione e i rischi informatici nei prossimi 12 mesi.