PGIM Fixed Income: Le obbligazioni beneficiano di quattro decenni di sconti e di rendimenti elevati

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Il forte rally dei tassi di interesse iniziato nel 2023 si è interrotto nella prima metà del 2024 e i rendimenti hanno perso consistenza. Mentre alcune delle banche centrali hanno iniziato a tagliare i tassi, la Federal Reserve statunitense (Fed) è stata un’eccezione e ha mantenuto stabili i tassi. I mercati hanno accolto con favore l’annuncio della Fed che la sua prossima mossa probabilmente sarà un taglio, anche se regna ancora incertezza sui tempi. In questo scenario, manteniamo un outlook rialzista per le obbligazioni, che consideriamo un punto d’ingresso interessante.

Ridimensionamento delle aspettative di taglio dei tassi

Economia globale: l’economia globale resta resiliente. Negli Stati Uniti, la weakflation — ossia la combinazione di crescita debole e inflazione elevata ma in calo — rimane il nostro scenario base per il 2024, con una previsione di crescita del prodotto interno lordo (PIL) reale intorno all’1,5% e la probabile decelerazione dell’inflazione. Mentre l’economia migliora, prevediamo una crescita modesta nell’Eurozona nel 2024. La crescita della Cina resta relativamente solida, il che sostiene la nostra previsione sul PIL ancora superiore al consensus.

Tassi d’interesse: sebbene all’inizio dell’anno avesse ipotizzato vari tagli dei tassi, ora la Fed prevede un solo taglio nel 2024, con ulteriori tagli in programma nel 2025 e nel 2026, fino ad arrivare al tasso neutrale USA di lungo termine di circa il 3%. Prevediamo che i tassi di interesse di lungo termine si manterranno nel range dei livelli recenti. La Banca centrale europea ha introdotto un taglio dei tassi piuttosto aggressivo a giugno, con possibili ulteriori tagli nel 2024 e oltre, in modo da raggiungere il 3,25% nel lungo termine.

I forti sconti aumentano l’attrattiva delle obbligazioni

I mercati obbligazionari stanno scambiando a forte sconto e i prezzi delle obbligazioni USA investment grade si stanno avvicinando ai livelli più bassi degli ultimi 40 anni. Considerata la correlazione storicamente alta tra i rendimenti iniziali e i risultati a cinque anni, riteniamo che questa combinazione offra la rara opportunità di sfruttare i rendimenti elevati e aumentare il potenziale di total return, mentre i prezzi delle obbligazioni vengono portati alla pari rispetto ai loro termini di scadenza. Considerato che in passato i tassi sono scesi entro sei mesi dal primo taglio dei tassi della Fed, gli investitori in attesa dei tagli potrebbero perdere questa opportunità.

L’approccio Barbell potrebbe offrire un duplice vantaggio

Considerata l’incertezza sulle tempistiche dei tagli dei tassi, l’uso di un approccio Barbell che associa strategie a duration più breve e più lunga potrebbe agevolare la sequenza dei risultati.

Asset a breve duration: con i tagli dei tassi attesi nella seconda metà del 2024, probabilmente le obbligazioni  sovraperformeranno la liquidità. Gli asset a duration più breve possono offrire reddito interessante con un miglior potenziale di total return. Anche le obbligazioni high yield a breve duration sono interessanti, con spread vicini al fair value. I rendimenti storicamente elevati e il contesto favorevole di bassi tassi di default rendono interessanti le obbligazioni high yield rispetto alle azioni su base corretta per il rischio.

Asset a lunga duration: i rendimenti continuano a diminuire, mentre i mercati sono in attesa dei tagli dei tassi, il che offre agli investitori una breve finestra per estendere la duration adesso e bloccare i tassi più alti.

Obbligazioni come alternativa all’azionario

In alcuni casi il forte rally azionario ha aumentato il peso delle azioni al 75%, rispetto ai tradizionali portafogli 60% azioni/40% obbligazioni. Il rally ha anche fatto salire le valutazioni azionarie, facendole sembrare più elevate rispetto a quelle obbligazionarie per la prima volta dopo molto tempo. Le azioni e le obbligazioni tendono ad avere una bassa correlazione quando la politica delle banche centrali prevede il mantenimento o il taglio dei tassi. Inoltre, storicamente le obbligazioni sono uno strumento valido per assorbire gli shock, generando solidi rendimenti positivi quando le azioni crollano. Con l’aggravarsi dei rischi geopolitici, la volatilità potenzialmente più elevata aumenta la necessità di diversificare all’interno del segmento obbligazionario.