TCW – Reddito fisso: le conseguenze del grande riallineamento dei tassi

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Un altro trimestre è ormai alle spalle. Un trimestre in cui i mercati hanno continuato ad apprezzare la narrativa che ipotizzava “tassi più alti e più a lungo” e un “perfect landing” (atterraggio perfetto) dell’economia, scontando tagli della Fed molto graduali per il biennio 2024-2025. In questo contesto, i mercati creditizi sono rimasti resilienti e le azioni hanno continuato la loro ascesa verso livelli molto alti.

Economia in peggioramento

Sono emerse alcune fragilità, che rivelano la crescente sensazione, che persistano alcune criticità sotto la superficie. I dati della fine del secondo trimestre suggeriscono una diminuzione della resilienza economica, una tendenza che stiamo monitorando attentamente. Le aziende che si rivolgono ai consumatori retail hanno mostrato segnali preoccupanti: Amazon ha ridotto i prezzi, Starbucks è in difficoltà con la crescita e i ristoranti quick service servono pasti a prezzi sempre più convenienti, nonostante il basso tasso di disoccupazione. Queste tendenze potrebbero indicare un cambiamento nel comportamento dei consumatori per i prossimi mesi.

Anche il mercato dei tassi globali ha mostrato una certa fragilità: gli investitori si sono resi conto dell’incertezza politica. ll rischio associato alle principali elezioni (Messico, India, Francia, Regno Unito e Stati Uniti), e le relative conseguenze fiscali, potrebbero non essere state adeguatamente scontate – un modello che probabilmente persisterà e sarà ancora fonte di volatilità dei tassi. I mercati degli asset più rischiosi hanno mostrato una certa debolezza, nonostante l’apparente calma e resilienza.

Il rally azionario nel secondo trimestre non è stato particolarmente ampio mentre, nel mercato del credito, il credito di qualità inferiore (obbligazioni con rating CCC) ha iniziato a sottoperformare – e questo è spesso un indicatore precoce di stress sul mercato.

Possibili ulteriori tagli da parte della Fed

Nonostante la persistente narrativa del “perfect landing”, è sempre più diffusa la sensazione che le fondamenta dell’economia e dei mercati siano più fragili di quanto le attuali valutazioni lascino intendere. Riconoscendo che le prospettive rimangono complesse, riteniamo che questi segnali di fragilità non debbano essere ignorati. Crediamo che il secondo semestre dell’anno probabilmente confermerà un peggioramento della crescita economica, con la possibilità di ulteriori tagli da parte della Fed, oltre che una maggiore volatilità del credito.

Per questo motivo, manteniamo un atteggiamento disciplinato, cercando di evitare le parti del mercato creditizio eccessivamente a sconto, mentre sovrappesiamo i settori cartolarizzati, che riteniamo offrire un valore relativo molto più interessante, e che continueranno a generare alfa per gli investitori, grazie a un processo di selezione di tipo bottom-up delle emissioni.