Amchor IS – Eurozona: PMI in calo, ma tagli Bce in arrivo

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I PMI dell’Eurozona sono risultati inferiori alle aspettative, con una Germania che risulta particolarmente debole. Ciò continua a ritardare il nostro scenario di miglioramento nell’area euro.

L’unica buona notizia è che le componenti dei prezzi risultano molto basse, il che aumenta chiaramente il margine di manovra della Bce quando si tratta di allentare ulteriormente la politica monetaria. Alla luce di questi dati e visto che è molto probabile che l’inflazione di settembre sia molto bassa, non escludo che la Bce tagli nuovamente i tassi a ottobre. Se non lo farà, sembra chiaro che, come minimo, il suo discorso diventerà molto più dovish.

A sua volta, una Bce dovish dovrebbe contribuire a sostenere le valutazioni azionarie europee e a favorire le posizioni lunghe in termini di carry trade valutario contro l’euro.

In prospettiva, nonostante le cattive notizie di oggi, riteniamo probabile un miglioramento dei dati sull’attività economica dell’Eurozona nel corso del quarto trimestre. Questo perché, da un lato, i fondamentali dei consumi privati sono oggettivamente molto solidi: salari in crescita al di sopra dell’inflazione; disoccupazione ai minimi e una situazione di bilancio molto sana da parte delle famiglie europee. Infatti, la scorsa settimana si è registrato un miglioramento dell’indice di fiducia dei consumatori del nostro continente che, pur passando inosservato, potrebbe essere un segnale incipiente che i consumi potrebbero presto iniziare a migliorare. Dall’altra parte, ci aspettiamo, come abbiamo detto, una Bce chiaramente più dovish rispetto a ora.