Generali Asset Management: Mercati, inflazione sotto controllo ma crescono i timori per una debolezza del ciclo economico
Nelle ultime settimane, il panorama dei rischi si è spostato dalle preoccupazioni per l’aumento dell’inflazione verso timori crescenti per una debolezza del ciclo economico, che sembra in qualche modo più tangibile. Mentre l’inflazione sembra convergere verso gli obiettivi delle banche centrali, gli indicatori macroeconomici in indebolimento stanno sollevando preoccupazioni sul fatto che politiche monetarie restrittive potrebbero frenare la crescita in modo più severo del previsto.
In questo contesto, le banche centrali stanno segnalando che è necessaria una posizione monetaria più morbida per sostenere la crescita. Nella riunione di settembre, la BCE ha soddisfatto le aspettative del mercato con un taglio dei tassi di 25 punti base, mentre la FED ha iniziato il suo ciclo di riduzione dei tassi in modo più aggressivo con un taglio di 50 punti base. La reazione del mercato obbligazionario e azionario riflette poca sorpresa, e la mossa della FED potrebbe influenzare un taglio dei tassi nella zona euro, in precedenza inatteso, nel mese di ottobre. Nonostante il recente taglio dei tassi di 30 punti base da parte della banca centrale cinese, le politiche monetarie sono ancora percepite come insufficienti per contrastare le pressioni deflazionistiche e la debolezza economica, limitando la piena ripresa della domanda di petrolio e contribuendo al calo dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, l’ultimo stimolo fiscale annunciato dal governo cinese potrebbe aiutare a stabilizzare il mercato immobiliare e a stimolare i consumi, il che a sua volta potrebbe favorire la crescita economica.
Con l’avvicinarsi delle elezioni negli Stati Uniti, la corsa tra Harris e Trump rimane altamente competitiva, alimentando un’incertezza che potrebbe diventare più evidente man mano che ci avviciniamo al giorno delle elezioni e, potenzialmente, anche oltre.
In questo contesto di incertezza, un approccio cauto ma costruttivo è preferibile. I mercati dei tassi incorporano già un importante ciclo di allentamento, con 6 e 8 tagli dei tassi rispettivamente previsti nella zona euro e negli Stati Uniti per i prossimi 12 mesi. Sebbene ciò esponga gli investitori a possibili delusioni a breve termine, il profilo di inflazione favorevole e un ciclo economico in fase di ammorbidimento dovrebbero supportare nel medio termine sia i titoli di Stato, in particolare le scadenze intermedie, sia il credito investment grade in Europa e negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le azioni, le prospettive a breve termine appaiono più impegnative, in particolare in Europa, poiché il rallentamento della Cina ha colpito settori chiave come i beni di lusso e l’automotive. Tuttavia, questi settori potrebbero vedere un miglioramento dei loro fondamentali se le politiche monetarie e fiscali cinesi si dimostreranno efficaci. Al contrario, le azioni statunitensi, supportate da un ambiente economico più solido, tendono a godere di una positiva azione dei prezzi nelle settimane successive a un’elezione presidenziale, poiché l’incertezza politica viene risolta. Nonostante le incertezze a breve termine, esistono opportunità selettive per gli investitori disposti a navigare in questa volatilità. Una strategia bilanciata e flessibile, focalizzata su asset di qualità, sarà fondamentale per gestire con successo questo ambiente.

LMF green
Mente e denaro
Sala Stampa