Il mercato del lavoro statunitense: si sta raffreddando, ma non congelando
Il mercato del lavoro negli Stati Uniti sta tornando in equilibrio probabilmente a una velocità troppo elevata per il comfort dei mercati, il che sta alimentando nuovamente le speculazioni su un possibile taglio dei tassi di 50 punti base a settembre. Stanno emergendo segnali di debolezza, ma riteniamo che le preoccupazioni riguardanti la flebile crescita dell’occupazione siano compensate dal fatto che i licenziamenti rimangono vicini ai minimi storici. Ad agosto, il 26,8% delle persone disoccupate a luglio è riuscito a trovare un lavoro; il tasso di ricambio, sebbene in calo rispetto al picco del 30% di due anni fa, rimane circa 1 punto percentuale al di sopra della media pre-pandemica. Inoltre, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono ancora inferiori rispetto al 2023 e ben al di sotto della media di lungo periodo . Nei prossimi mesi, sarà più importante monitorare il tasso di reimpiego e la misura in cui le richieste iniziali di disoccupazione si trasformano in richieste continuative, piuttosto che i semplici dati sulla creazione di posti di lavoro. La debole crescita dell’occupazione è stata accolta con un crollo dei rendimenti, ma un taglio di 25 punti base sembra ancora più probabile rispetto a mosse più drastiche, che sembrerebbero dettate dal panico. Ora prevediamo un ritmo di normalizzazione leggermente più rapido nella prima metà del 2025, con tre tagli dei tassi invece di due.

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