Inflazione USA di agosto raffredda le aspettative di tagli decisi della Fed, le parole degli analisti di Ebury

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Matthew Ryan Head of Market Strategy di Ebury, società fintech specializzata in pagamenti e incassi internazionali, soluzioni di gestione del rischio cambio e finanziamenti all’importazione, commenta l’inflazione US: “Il dollaro ha registrato un lieve rafforzamento nel pomeriggio, in quanto il dato sull’inflazione di agosto sembra aver di fatto escluso la possibilità di un deciso taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel mese in corso. Se da un lato la misura principale dell’inflazione è risultata moderatamente più debole delle previsioni, attestandosi al livello più basso dal febbraio 2021, dall’altro il tasso di inflazione core è rimasta ancorata ai livelli di luglio. C’ è stato anche un aumento maggiore delle attese dell’inflazione core mensile (+0.3%), che segna il più rapido aumento dei prezzi al consumo da quattro mesi a questa parte.

Non crediamo che i dati di oggi siano sufficienti a spingere il FOMC a tagliare i tassi di 50 punti base nel corso della riunione della prossima settimana, eventualità ora è prezzata dai mercati solo al 15%. Riteniamo tuttavia che la Fed terrà dei toni più dovish, indicando che il mercato del lavoro statunitense si è indebolito e che potrebbe essere necessario un ritmo aggressivo di tagli per sostenerlo.”