L’Unione Europea ha adottato un ruolo di leadership globale nella regolamentazione della tecnologia, cercando di stabilire standard che riflettano i valori europei di trasparenza, protezione dei dati e diritti umani. Questa regolamentazione innovativa si estende a vari settori, inclusi la privacy, l’intelligenza artificiale, la concorrenza e la responsabilità delle piattaforme digitali.
Il GDPR, introdotto nel 2018, è probabilmente la regolamentazione tecnologica più conosciuta a livello mondiale. Stabilisce regole severe per la raccolta, l’elaborazione e la conservazione dei dati personali dei cittadini europei. Ha influenzato le pratiche globali di gestione dei dati, costringendo le aziende a essere più trasparenti e a garantire un maggiore controllo agli utenti sui propri dati. Il GDPR ha introdotto concetti come il “diritto all’oblio” e il “consenso informato”, ridefinendo come le organizzazioni possono interagire con i dati personali.
Regolamentazione delle piattaforme digitali: Digital Services Act (DSA) e Digital Markets Act (DMA)
Nel 2022, l’UE ha adottato il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA) per regolare le grandi piattaforme digitali.
Il DSA mira a rendere le piattaforme online più responsabili, richiedendo maggiore trasparenza sugli algoritmi, combattere i contenuti illegali e proteggere meglio i consumatori e i loro diritti fondamentali online. Le grandi piattaforme sono soggette a obblighi più severi in termini di moderazione dei contenuti e controllo.
Il DMA si concentra sulla promozione della concorrenza nei mercati digitali, limitando il potere dei cosiddetti “gatekeeper” (grandi piattaforme che controllano l’accesso a servizi o mercati digitali). Mira a evitare comportamenti anticoncorrenziali e a promuovere l’innovazione.
Intelligenza Artificiale: AI Act
L’UE sta sviluppando una legge pionieristica sulla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (AI Act), che sarebbe la prima del suo genere al mondo. Il regolamento classifica le applicazioni di IA in base al rischio, imponendo restrizioni o vietando tecnologie ad alto rischio, come il riconoscimento facciale in tempo reale in spazi pubblici.
L’AI Act si basa su un approccio basato sul rischio, imponendo requisiti più severi per le applicazioni di IA che potrebbero influire sulla sicurezza, sui diritti fondamentali o sulla privacy, ma non si limita a stimolare l’innovazione: cerca anche di bilanciare l’uso di tecnologie avanzate e la protezione dei diritti umani con nuovi standard etici e normativi.
Cybersecurity. Direttiva NIS2
La Direttiva NIS2, adottata nel 2022, mira a rafforzare la resilienza cibernetica in Europa: impone requisiti più stringenti in termini di sicurezza informatica per le aziende e le infrastrutture critiche, e stabilisce standard comuni per la protezione contro le minacce informatiche. La NIS2 amplia il campo di applicazione rispetto alla direttiva precedente (NIS1), includendo più settori e migliorando la capacità di risposta e prevenzione degli attacchi informatici.
Green Tech e Digitalizzazione sostenibile
L’UE sta anche promuovendo una digitalizzazione più sostenibile, attraverso iniziative come il Green Deal europeo, che incoraggia lo sviluppo di tecnologie digitali che riducano l’impatto ambientale. L’integrazione di tecnologie come l’IA e l’Internet of Things (IoT) per monitorare e ridurre le emissioni di carbonio, possono migliorare l’efficienza energetica e creare sinergia tra transizione digitale e transizione ecologica.
Etica e responsabilità. Regolamento sulla disinformazione
L’UE ha anche affrontato la questione della disinformazione online, collaborando con le piattaforme per sviluppare codici di condotta per limitare la diffusione di notizie false. La Code of Practice on Disinformation include impegni volontari da parte delle aziende tecnologiche per monitorare e rimuovere i contenuti dannosi, con sanzioni in caso di mancato rispetto.