LBP AM: la FED deve decidere ora

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La Fed risponderà finalmente alla domanda che imperversa sui mercati da alcune settimane: darà avvio al suo ciclo di riduzione dei tassi con un taglio normale di 25 pb o più netto di 50 pb, dopo aver mantenuto i tassi al 5,5% per oltre un anno? L’incertezza del mercato nei confronti della decisione della Fed è ai massimi livelli da oltre 15 anni.

Continuiamo a pensare che un taglio di 25 pb sia leggermente più probabile di uno di 50 pb, anche se tutto è possibile. Al di là della decisione odierna della Fed sui tassi, è soprattutto l’effetto del segnale insito in questa decisione che sarà importante per i mercati, cui si aggiungeranno le nuove aspettative sui tassi dei membri della Fed per i prossimi anni (il dot-plot) e il tono che adotterà Jerome Powell in conferenza stampa. Importante per i mercati è che la Fed dimostri di essere pronta, qualora fosse necessario, ad allentare rapidamente la sua politica monetaria ma che non ritenga oggi che l’economia statunitense si stia deteriorando in maniera significativa.

Gli ultimi dati sull’attività negli Stati Uniti suggeriscono del resto la solidità quest’estate della crescita. L’accelerazione delle vendite al dettaglio durante l’estate sta a indicare il dinamismo dei consumi di beni.

Da questa parte dell’Atlantico, l’indice ZEW sulle aspettative degli investitori in Germania arretra molto più del previsto a settembre. Gli investitori stanno chiaramente perdendo la speranza di una ripresa tedesca. In parte ciò riflette i timori per il ciclo economico globale (Eurozona, Cina, ecc.), ma anche le debolezze strutturali dell’economia tedesca.

Oltre al malessere economico, la Germania sta affrontando un malessere politico che potrebbe essere ulteriormente evidenziato domenica dalle elezioni regionali nel Brandeburgo. Detto ciò, queste difficoltà sono meno pressanti rispetto alla Francia, dove si è ancora in attesa che venga formato un governo mentre la necessità di un aggiustamento di bilancio è impellente.

Per l’Eurozona, lo ZEW è un elemento aggiuntivo che sta a indicare i rischi di ribasso, ancorché non sia secondo noi decisivo. Aspetteremo i PMI che saranno pubblicati la prossima settimana per vedere se, al di là del contraccolpo dell’effetto dei Giochi Olimpici in Francia, dovremo rivedere il nostro scenario di una graduale ripresa in Europa.

Hezbollah ha accusato Israele di aver orchestrato un attacco che ha fatto nove vittime almeno e migliaia di feriti in Libano e in Siria, facendo esplodere dei cercapersone. Aumenta così il rischio di un’escalation in Medio Oriente. Allo stato attuale, i prezzi del petrolio rimangono contenuti dai timori relativi alla domanda (a 73 dollari al barile).