Candriam: perché investire nella ricerca oncologica
A causa delle incertezze economiche, delle tensioni geopolitiche e delle imminenti elezioni negli Stati
Uniti, gli investitori cercano opportunità in settori esposti il meno possibile a fluttuazioni di mercato. In
questo contesto, il settore tradizionalmente difensivo dell’healthcare viene messo a fuoco, in particolare il
segmento dell’oncologia che si distingue per una crescita a doppia cifra e una forte spinta all’innovazione.
Storicamente, il settore dell’healthcare ha registrato una crescita stabile degli utili, dimostrandosi poco
sensibile al contesto macroeconomico. Inoltre, durante le recessioni ha persino performato meglio del
mercato in generale, poiché la domanda di servizi sanitari rimane stabile indipendentemente dalle
condizioni economiche. I dati storici a livello settoriale suggeriscono che le aziende biotecnologiche
tendono a performare bene dopo i tagli dei tassi, sebbene le performance delle singole aziende possano
variare.
Nell’attuale campagna elettorale per le presidenziali USA l’healthcare è stato un tema molto meno
dibattuto rispetto alle elezioni precedenti, il che probabilmente limita la volatilità legata a questo evento
questa volta. In generale, vediamo un contesto normativo favorevole, con le approvazioni dei farmaci da
parte della FDA che proseguono in linea con le previsioni.
Figura 1: sovraperformance del settore healthcare durante i periodi di recessione

Tassi di crescita a doppia cifra: 440 miliardi di dollari confluiranno nel segmento dell’oncologia
entro il 2028
Sebbene l’oncologia sia già il campo terapeutico più grande e il primo destinatario delle spese di ricerca e
sviluppo, è anche una delle aree con il maggior bisogno insoddisfatto di servizi e prodotti medici. Di
conseguenza, il settore continua a registrare tassi di crescita a doppia cifra, che dovrebbe proseguire
anche in futuro. Si stima che la spesa per il settore aumenterà a un tasso annuo del 15%, raggiungendo i
440 miliardi di dollari entro il 2028.
Questo trend è legato a diversi fattori: un’ampia pipeline di nuovi farmaci promettenti, un numero costante
di farmaci approvati e una domanda crescente di soluzioni terapeutiche personalizzate. Solo nel primo
trimestre del 2024, la Food and Drug Administration statunitense ha concesso 14 approvazioni per
trattamenti antitumorali, tra cui immunoterapie avanzate, terapie mirate e chemioterapie. Questa forza
innovativa del settore apre numerose opportunità.
L’attività di M&A dà slancio al settore
Il segmento dell’oncologia è anche la principale area terapeutica per le attività di fusione e acquisizione
(M&A). Con l’imminente scadenza dei brevetti, le fusioni e le acquisizioni stanno diventando uno
strumento importante per le aziende biofarmaceutiche per rafforzare le pipeline di farmaci. Ciò si traduce
in una crescita esponenziale della domanda, che potrebbe portare un flusso costante di nuovi asset sul
mercato e a operazioni di primo piano.
Valutazioni interessanti su tutto lo spettro di investimento
Mentre il mercato è in difficoltà, le valutazioni del segmento dell’oncologia si rivelano attualmente molto
interessanti, poiché il boom registrato durante il Covid-19 è stato seguito da un sell-off. Inoltre, le aziende
biofarmaceutiche presentano buoni dati fondamentali, che non si riflettono ancora nei prezzi delle azioni.
Le valutazioni attuali delle large cap farmaceutiche sono ragionevoli rispetto ai livelli storici e basse
rispetto al mercato nel suo complesso.
Le small e mid-cap emergenti nel settore delle biotecnologie sono particolarmente interessanti, grazie ai
progressi nell’innovazione e nello sviluppo clinico, ma questo non si riflette ancora nei prezzi delle azioni.
Un rischio da tenere in considerazione è che negli ultimi anni il finanziamento si è talvolta rivelato difficile
per le aziende biofarmaceutiche più piccole; tuttavia, abbiamo potuto osservare che le società di qualità
con buoni prodotti e team di gestione esperti riescono poi ad ottenere i finanziamenti necessari. Occorre
quindi un approccio selettivo dei titoli.

LMF green
Mente e denaro
Sala Stampa