Small cap europee: si apre una finestra interessante per gli investitori
Negli Stati Uniti, tra la metà del 2022 e l’inizio del 2023, l’indice Russell 2000, indicatore delle small cap, ha sottoperformato in modo significativo l’S&P 500. In questo periodo, l’S&P 500 ha registrato una crescita del 31%, mentre il Russell 2000 ha registrato una perdita del 6,8%: un divario di valutazione di livello storico. In effetti, sulla base di parametri come il rapporto prezzo/valore contabile, dal 1990 le small cap si sono collocate nel decile inferiore del loro range di valutazione storica rispetto alle large cap. Tra il novembre 2021 e l’ottobre 2023, le small cap europee hanno subito una correzione sostanziale di circa il 25% in termini relativi. Attualmente, le azioni europee small cap sono scambiate ai minimi storici rispetto alle large cap, con un rapporto prezzo/utili (P/E) a termine di circa 14,2x rispetto alla media storica di 19,1x per il mercato più ampio.
Il declassamento delle azioni small cap può essere attribuito ad una serie di diversi fattori:
Sensibilità economica: se le società più piccole spesso sovraperformano nei periodi di espansione economica, tendono anche a sottoperformare durante le recessioni. Le previsioni di un rallentamento economico dei mercati hanno influito negativamente sul sentiment degli investitori nei confronti delle small cap.
Tassi di interesse e incertezza macroeconomica: le società small cap sono più vulnerabili all’aumento dei tassi di interesse e all’incertezza macroeconomica a causa della loro dipendenza dal finanziamento del debito e della maggiore esposizione ai settori ciclici. L’aumento dei tassi d’interesse comporta un aumento dei costi di finanziamento, con un conseguente impatto sulla redditività e sulle prospettive di crescita.
Perturbazioni della catena di approvvigionamento: settori come la sanità, industriali e i beni di consumo discrezionali, che costituiscono una parte significativa dell’universo delle small-cap, sono stati duramente colpiti da perturbazioni della catena di approvvigionamento e da prolungati periodi di destoccaggio.
Percezione dell’esposizione locale: è opinione comune che le small cap siano più focalizzate a livello locale e strettamente legate alle politiche governative, il che può comportare un rischio aggiuntivo. Sebbene alcune società small cap siano effettivamente più orientate al mercato nazionale, molte di esse hanno importanti operazioni internazionali. Questa percezione errata porta in genere a un ulteriore pregiudizio negativo ingiustificato nei confronti delle small cap.
La mancanza di liquidità dei titoli small cap li ha resi meno interessanti rispetto alle large cap nel 2023 e all’inizio del 2024.
Tuttavia, vi sono segnali che indicano che il declassamento delle small cap potrebbe aver raggiunto il punto massimo. I rischi sono diminuiti o non si sono materializzati come si temeva, il che ha portato a un sostanziale miglioramento del profilo rischio-rendimento dell’asset class. Abbiamo individuato diversi fattori positivi che suggeriscono una prospettiva più favorevole per questa asset class:
Attenuazione dell’inflazione e dei problemi della catena di approvvigionamento: l’inflazione sta diminuendo, le interruzioni della catena di approvvigionamento sono state ampiamente risolte e i prezzi dell’energia si sono normalizzati.
Scenario dei tassi di interesse: le banche centrali segnalano potenziali tagli dei tassi. I tassi di interesse più bassi possono ridurre i costi di finanziamento per le società a piccola capitalizzazione, migliorandone la redditività e la capacità di investimento.
Stimolo cinese: l’economia europea è particolarmente sensibile a quella cinese. Alla fine di settembre, i responsabili politici cinesi hanno annunciato una serie di nuove misure di stimolo. Sebbene nell’ultimo anno molte di queste misure siano state considerate isolatamente, come i tagli ai tassi d’interesse o la riduzione dei requisiti di acconto per l’acquisto di case, la natura coordinata dell’annuncio di settembre è stato il segnale più chiaro che Pechino è pronta a sostenere l’economia e i mercati cinesi.
Aumento dell’attività di fusione e acquisizione: le attività di fusione e acquisizione sono aumentate e le società di private equity sono tornate sul mercato. Queste società dispongono di ingenti quantità di liquidità, il che indica che vedono un valore nelle attuali valutazioni delle small cap.
Il rimbalzo è una possibilità concreta per l’universo delle small-cap. Tuttavia, catturare questo rimbalzo non è sempre facile. Sebbene le small cap rappresentino il 15-20% della capitalizzazione di mercato totale, coprono l’80-85% di tutte le azioni quotate. Questo vasto universo può rendere difficile per gli investitori identificare le giuste opportunità di alta qualità. Inoltre, i mercati tendono a seguire la crescita degli utili. Storicamente, le small cap hanno registrato una crescita degli utili maggiore rispetto alle large cap nel lungo periodo. Tuttavia, il numero elevato e la maggiore instabilità dei titoli small cap richiedono un’attenta selezione e tempistica.
In particolare nelle small cap europee, la gestione attiva svolge un ruolo fondamentale a causa della limitata copertura della ricerca e della maggiore volatilità. Circa il 90% dei titoli europei mid e small cap riceve una copertura minima da parte degli analisti. Questa mancanza di attenzione crea inefficienze e opportunità per i gestori esperti di scoprire società sottovalutate. Concentrandosi sui fondamentali delle società e conducendo analisi approfondite, i gestori attivi possono individuare le società con bilanci solidi, strategie innovative e un elevato potenziale di utili. Inoltre, evitano le sottoperformance, scartando le società con prospettive deboli che altrimenti potrebbero avere un peso eccessivo in un indice passivo.
I vantaggi della gestione attiva sono ancora più evidenti nell’universo delle small cap, con il suo potenziale di “doppio alfa”: beneficiare del potenziale intrinseco delle small cap di sovraperformare le large cap (alfa) e aggiungere ulteriore valore attraverso un’astuta selezione di titoli all’interno di questo universo (secondo alfa).
In conclusione, le azioni small cap hanno storicamente sovraperformato le large cap nel lungo periodo, offrendo un potenziale di rendimento superiore. Le attuali condizioni di mercato, caratterizzate da valutazioni interessanti e da indicatori economici in miglioramento, possono rappresentare un punto di ingresso interessante per gli investitori esperti nelle complessità del panorama delle small-cap. Riteniamo che le forti convinzioni e la gestione attiva siano essenziali. Facendo leva sull’esperienza e conducendo una ricerca approfondita, gli investitori possono scoprire gli asset mal valutati e capitalizzare le opportunità che le small cap presentano.

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