Inflazione USA: dati in linea con le aspettative ma si alza l’attenzione per l’anno prossimo
Una pubblicazione dell’IPC in linea con le aspettative rappresenta una ragione di sollievo per un mercato che non voleva sorprese che interrompessero il rally di fine anno. L’IPC principale è salito dello 0,3% sul mese per un aumento annuale al 2,7% a/a e anche l’IPC core è aumentato dello 0,3% sul mese per una rilevazione a/a al 3,3%. I trasporti e gli alloggi sono stati i fattori che hanno contribuito maggiormente, ma i costi degli alloggi hanno mostrato una leggera flessione rispetto al mese scorso, il che è un segnale incoraggiante.
Sebbene il dato odierno fosse l’ultimo ostacolo da superare per un taglio da parte della Fed la prossima settimana, il mercato sta valutando una probabilità del 98% per un nuovo taglio da parte della Banca centrale americana e si sta chiaramente delineando una dinamica contrastante per il 2025. Il mercato del lavoro continua ad ammorbidirsi, come dimostrano gli ultimi dati, ma i recenti rialzi dell’inflazione renderanno difficile per la Fed garantire una continuazione immediata dei tagli dei tassi nel 2025. Il riaccendersi dell’inflazione è una delle principali preoccupazioni dei risparmiatori per l’anno prossimo, in particolare per l’incertezza delle proposte politiche della prossima amministrazione, e anche se questi dati non dovrebbero interrompere le festività natalizie, gli investitori dovrebbero essere attenti all’impatto che un’inflazione più elevata potrebbe avere sui loro portafogli e prepararsi di conseguenza.

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