La prospettiva di un governo tedesco stabile è una buona notizia per il mercato azionario tedesco

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Dopo le elezioni tedesche si profila un governo di coalizione tra la CDU/CSU e la SPD. Si tratterebbe della quinta coalizione rosso-nera nella storia della Repubblica Federale dopo quelle dal 1966 al 1969, dal 2005 al 2009, dal 2013 al 2018 e dal 2018 al 2021. A nostro avviso, l’economia tedesca ha bisogno di un governo in grado di affrontare con decisione le sfide economiche. I programmi elettorali della CDU/CSU e della SPD presentano dei punti di contatto in tal senso.

Le posizioni della CDU/CSU e della SPD differiscono però ampiamente su punti chiave della politica economica e sociale. Ad esempio, entrambi vogliono ridurre le tasse, ma la CDU/CSU vuole soprattutto ridurre le tasse sulle imprese e anche abolire completamente la sovrattassa di solidarietà. La SPD, invece, punta soprattutto a sgravi fiscali per i lavoratori a basso e medio reddito. Mentre i partiti della CDU/CSU vogliono rafforzare la forza innovativa dell’economia, la SPD pone l’accento, nel proprio programma, sugli investimenti pubblici nelle infrastrutture.

A nostro avviso, sono necessarie riforme economiche fondamentali per rafforzare la competitività internazionale della Germania. Ci auguriamo che i futuri partner di governo trovino la determinazione e l’unità per farlo. Partiamo dal presupposto che la spesa per la difesa del governo federale continuerà ad aumentare. Questo dovrebbe dare una spinta significativa all’economia tedesca. È inoltre prevedibile che il freno al debito nella sua forma attuale sia riformato. Per apportare le necessarie modifiche alla Costituzione tedesca è però necessaria una maggioranza di due terzi nel Bundestag.

Riteniamo che la prospettiva di un governo tedesco stabile con due soli partner tenderà a rafforzare l’euro. Le aziende dei settori ciclici come i beni strumentali, l’edilizia e le assicurazioni potranno trarre particolare beneficio se il nuovo governo tedesco adotterà una linea di condotta favorevole alle imprese e se riuscirà anche a distendere le relazioni economiche con gli Stati Uniti. Temiamo tuttavia che un consenso minimo tra i due partner di governo possa non essere sufficiente per avviare le riforme necessarie a rafforzare la competitività internazionale dell’economia tedesca.

Molte aziende tedesche sono riuscite a sfuggire alla debolezza della crescita in Germania puntando molto sui mercati globali. Ad esempio, le società quotate nell’indice azionario tedesco DAX realizzano oltre l’80% delle proprie vendite all’estero. Ma la situazione politica globale minaccia di diventare più conflittuale e più competitiva. Nell’attuale contesto, questa apertura comporta anche dei rischi, soprattutto per i pilastri dell’economia tedesca, la produzione automobilistica, i prodotti chimici e farmaceutici e l’ingegneria meccanica. È quindi più importante liberare le forze di crescita dell’economia e del mercato interno europeo. Con una quota del 53,7%, l’Ue rimane il mercato di vendita più importante per l’industria tedesca delle esportazioni.

Il mercato azionario tedesco comprende molte società ben preparate ad affrontare le attuali sfide dell’economia globale. A nostro avviso, l’esito delle elezioni tedesche non comporta alcuna necessità di intervento immediato per gli investitori.