3 marzo. Giornata mondiale della fauna selvatica: la biodiversità del nostro pianeta
La Giornata Mondiale della Fauna Selvatica si celebra ogni anno il 3 marzo ed è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2013 per sensibilizzare sull’importanza della fauna e della flora selvatiche e per combattere il bracconaggio e il commercio illegale di specie a rischio.
Quest anno il tema è “Finanza per la conservazione della fauna selvatica: investire nelle persone e nel pianeta“. I promotori di questa giornata, tra cui le Nazioni Unite e la Convenzione CITES, mettono in risalto l’urgenza di dedicare risorse finanziarie alla conservazione della fauna selvatica, quale componente fondamentale della biodiversità del nostro pianeta.

La Convenzione sul commercio internazionale di specie della flora e della fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES – Convention on International Trade of Endangered Species) è volta a garantire che il commercio internazionale di esemplari di animali e piante selvatici non metta a repentaglio la sopravvivenza delle specie. Offre vari livelli di protezione a 35 000 specie di animali e piante, indipendentemente dal fatto che siano scambiate come animali vivi, pellicce, legno o erbe essiccate. La protezione può includere il divieto di commercio, o il controllo del commercio tramite autorizzazioni all’importazione e alla (ri)esportazione delle specie contemplate dalla Convenzione. La Convenzione è entrata in vigore nel 1975 e conta attualmente 180 parti contraenti, tra cui tutti gli Stati membri dell’UE.
La Segretaria generale della CITES Ivonne Higuero ha affermato: “Abbiamo la responsabilità di sbloccare il potere e l’agilità del settore finanziario e di integrare le considerazioni positive sulla natura nelle sfere degli investimenti. La finanza per la conservazione della fauna selvatica riguarda la conservazione delle specie vegetali e animali in natura e il contributo alla conservazione della biodiversità del nostro pianeta che sostiene tutti gli ecosistemi e le comunità in tutto il mondo”.
In Italia, la Legge di Bilancio 2025 prevede interventi specifici per la gestione e il contenimento della fauna selvatica. In particolare, è stato approvato un Piano straordinario che mira a garantire l’equilibrio tra le varie specie, in conformità con la normativa dell’Unione Europea. Questo piano prevede l’attuazione di misure urgenti da parte delle Regioni per affrontare le sfide legate alla conservazione della fauna selvatica.
Organizzazioni come Federcaccia hanno evidenziato la necessità di investimenti mirati per migliorare la situazione di molte specie, in particolare gli uccelli legati agli ecosistemi agrari “Sono troppo pochi i fondi destinati alla risorsa fauna da parte di molti Paesi” dichiara Federcaccia “Solo con investimenti importanti è possibile salvare le specie dal declino e dall’estinzione e conservare correttamente gli animali selvatici”. Questi investimenti sono considerati fondamentali per la tutela della biodiversità e per garantire la sostenibilità degli ecosistemi italiani.
Inoltre, il rapporto di Legambiente intitolato “Natura selvatica a rischio in Italia” sottolinea l’importanza di colmare il divario finanziario globale per la conservazione della fauna selvatica. Anche questo rapporto evidenzia che gli attuali flussi finanziari pubblici non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi nazionali sulla biodiversità, soprattutto negli hotspot situati in paesi a basso e medio reddito.
In sintesi, per il 2025 sono previsti in Italia investimenti significativi nella conservazione della fauna selvatica, attraverso piani straordinari e l’impegno di organizzazioni dedicate, con l’obiettivo di proteggere la biodiversità e promuovere la sostenibilità ambientale.

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Mente e denaro
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