Asset intangibili: Banche italiane +31% vs altre +13%

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Il valore generato dall’attrattività delle banche italiane cresce al doppio della velocità 

Brand Finance Banking 500 2025, le principali banche del mondo ordinate per valore del trademark fissato al 1° gennaio 2025.

Il business delle banche italiane meno a rischio quando scenderanno i tassi perchè hanno una migliore immagine e reputazione

Il brand Intesa Sanpaolo ($10,9 Mld) vale il doppio di quello UniCredit  ($4,7 Mld)

Andrea Orcel tra i 25 top CEO del mondo bancario

In caso di M&A potrebbe valere la pena di sostituire il brand Banco BPM con UniCredit

Oggi Brand Finance – società di consulenza basata a Londra leader nella valutazione degli asset intangibili – rende pubblico il report Banking 500 2025, con le 500 principali banche del mondo ordinate per valore del trademark (ISO 10668), cioè per il valore generato dalla capacità di attrarre clienti con la propria immagine e reputazione.

Dalla valutazione condotta sulla base dei dati finanziari e marketing disponibili a novembre 2024 e fissata al 1° gennaio 2025, risulta che i brand delle 15 banche italiane presenti nella classifica di Brand Finance complessivamente hanno aumentato il loro valore del 31% rispetto allo scorso anno.  Si tratta di una crescita molto rapida, nettamente superiore sia alla media (+13%) delle 500 banche presenti in classifica sia a quella di quasi tutti i paesi con le banche più rilevanti; infatti, tra i paesi con un peso superiore all’1% del valore complessivo della Banking 500 2025, solo le banche di Singapore, con un +41%, crescono più velocemente delle italiane.

A livello globale il valore dei trademark del settore bancario, con una crescita del 13%, è aumentato più velocemente di quasi tutti gli altri. La veloce crescita del settore bancario è dovuta agli elevati tassi di interesse e non necessariamente dall’aumento della capacità di attrarre clienti tramite il brand; infatti, mediamente l’Indicatore di Forza (ISO 20671) delle 500 principali banche del mondo è pari a 60/100, mentre la Forza dei 500 principali marchi del mondo – presenti nella Global 500 2025, la classifica intersettoriale di Brand Finance – è pari a 76/100.

A differenza di ciò che è accaduto nel resto del mondo, la crescita più che doppia delle banche italiane è stata favorita oltre che dagli elevati tassi di interesse, dalla buona gestione complessiva e anche dalla forza di attrazione che, con un punteggio medio pari a 65/10,0 risulta superiore alla media delle 500 principali banche del mondo. Infatti, quasi tutte le banche italiane presenti nella classifica 2025 sono state classificate da Brand Finance AA Molto Forti.

Massimo Pizzo senior consultant di Brand Finance afferma: “Quando i tassi di interesse si ridurranno, la scarsa attrattività potrebbe penalizzare il business delle banche con i brand meno forti, rispetto a quelle più forti. Grazie alla buona capacità di attirare clienti le banche italiane rischiano meno delle altre.”

Anche i margini di crescita, dovuti alla dimensione medio piccola, hanno favorito le buone performance delle banche italiane; infatti, i brand delle banche italiane valgono mediamente la metà delle 500 principali banche del mondo. D’altra parte, il fattore dimensionale riduce la rilevanza internazionale del sistema bancario italiano che nella Banking 500 2025 risulta pesare poco più del 1,5%, del valore complessivo delle banche in classifica: le banche più piccole hanno difficoltà a competere con i grandi gruppi bancari internazionali, limitando così la capacità dell’Italia di attrarre investimenti esteri.

Con un valore di 10,9 miliardi di dollari, pari al 18% della capitalizzazione al 1° gennaio 2025, Intesa Sanpaolo è il brand italiano di maggiore valore. La crescita del 36% ha permesso a Intesa di scalare 14 posizioni raggiungendo così il 28° posto nella Banking 500 2025; la crescita molto rapida di Intesa è dovuta anche ad un brand AAA- Estremamente Forte, attualmente focalizzato sulla crescita organica.

UniCredit è il secondo brand italiano; grazie ad una crescita del 35% ha raggiunto un valore pari a 4,7 miliardi di dollari, al netto dei brand esteri HVB, Bank Austria e Zagrebacka Banka, che porterebbero il valore complessivo di UniCredit a superare i 6 miliardi di dollari. L’ottima reputazione internazionale del CEO di UniCredit ha favorito le buone performance della banca; infatti, Andrea Orcel è, al 25° posto nel Brand Guardianship Index 2025, l’unico italiano presente nella classifica con i 50 principali CEO del mondo bancario ordinati per il livello di reputazione presso gli stakeholder business.

Unicredit, con un brand AA Molto Forte, è protagonista delle potenziali acquisizioni di Commerzbank e di Banco BPM. Nel caso di una piena acquisizione del Banco BPM, Unicredit dovrà valutare se mantenere il brand Banco BPM separato oppure trasformarlo in Unicredit oppure considerare le vie di mezzo come il doppio brand, come ha continuato a fare Banco BPM con la Banca Popolare di Milano e il Banco Popolare.

Massimo Pizzo di Brand Finance conclude: Nel caso di Banco BPM, dalle analisi di brand finance emerge la superiorità del brand UniCredit, rispetto a Banco BPM, in tutti gli indicatori chiave come reputazione, considerazione, raccomandazione e loyalty. Questo potrebbe indicare che, nel medio termine, la trasformazione da Banco BPM a Unicredit, potrebbe valere l’investimento del rebranding.”