L’INPS ha aggiornato i limiti di reddito per cessazione o riduzione degli assegni familiari in base all’inflazione. La circolare 50/2025 si applica ai lavoratori agricoli e ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi, che sono esclusi dalle norme sull’ANF. A partire dal 1° gennaio 2025, sono stati rivalutati i limiti di reddito familiare da considerare per la cessazione o la riduzione della corresponsione di questi assegni, che si calcolano moltiplicando un importo fisso per il numero dei componenti rilevanti del nucleo parentale.
- 8,18 euro mensili per i coltivatori diretti, coloni, mezzadri per fratelli, sorelle e nipoti;
- 10,21 euro mensili ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per coniuge e fratelli, sorelle e nipoti;
- 1,21 euro mensili spettanti ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati.
Questi importi, come sottolineato, sono destinati a coloro che non sono inclusi dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare, ma che continuano a beneficiare delle prestazioni sociali legate alla vivenza a carico.
Per il 2025, il trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti è pari a 603,40 euro al mese. Pertanto, i limiti di reddito mensili da considerare per il riconoscimento del diritto agli assegni familiari risultano i seguenti:
- 849,78 euro per il coniuge, per un genitore, per fratelli, sorelle e nipoti;
- 1.487,13 euro per due genitori ed equiparati.
Tutti i dettagli nella Circolare INPS n.50/2025.

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