Neuberger Berman: anche dazi e difesa all’attenzione della BCE
C’è un ampio consenso tra i membri sul fatto che nella riunione di oggi la Bce continuerà a tagliare il tasso di policy verso il suo livello neutrale. Il mercato si aspetta anche un taglio di 25 punti base al 2,5%, quindi questo non dovrebbe avere un impatto. La questione riguarda piuttosto i successivi commenti della Bce, nel suo comunicato e nel discorso della signora Lagarde alla conferenza stampa. Il livello del 2,5% è il limite superiore della gamma di stime sul tasso neutrale, fornite dai membri della Bce la scorsa settimana. Pertanto, il fattore determinante per il mercato dovrebbe essere il mantenimento o meno della sua analisi secondo cui la politica monetaria è ancora restrittiva. Ci aspettiamo che la Bce sia cauta, affermando che la propria politica non è ancora in territorio neutrale.
Questo aspetto sarà al centro delle discussioni tra i membri della Bce durante la loro riunione. Negli ultimi anni, la politica monetaria della Bce ha mirato a impedire che l’inflazione importata si propagasse alla crescita dei salari. Allo stesso tempo, la domanda delle famiglie e la spesa per investimenti non solo non si sono mai surriscaldate, ma hanno subito l’impatto della politica aggressiva. Pertanto, riducendo il tasso di riferimento, la Bce incoraggerà la ripresa della spesa per investimenti, in particolare per le Pmi, per aumentare l’offerta interna e riportare l’inflazione sotto la soglia del 2%.
I dazi Usa potrebbero portare a un aumento dell’inflazione nella zona euro nel caso di ritorsioni con l’aumento delle tariffe sulle esportazioni statunitensi. Ma questo aumento dell’inflazione nell’eurozona sarà probabilmente limitato e di breve durata: I prodotti agricoli statunitensi possono essere sostituiti da quelli di altri Paesi e il settore dei servizi statunitense ha margini talmente elevati da poter assorbire le tariffe europee.
Ci aspettiamo che la Bce fornisca maggiori informazioni sulla propria analisi relativa ai nuovi piani tedeschi ed europei per lo sviluppo delle infrastrutture e della spesa per la difesa.

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Sala Stampa