Come investire in azioni senza perdere la testa
I migliori consigli d’investimento tendono a non passare mai di moda.
Me ne sono reso conto ancora una volta, rileggendo l’interessante articolo scritto nel 2012 da Edward Hocknell, ex partner di Baillie Gifford, dal titolo quanto mai azzeccato: “How to invest in equities and stay sane” – “Come investire in azioni e restare sani di mente”. Hocknell rifletteva sulla crisi finanziaria globale del 2008, e il suo messaggio mantiene una valenza senza tempo – tanto più oggi, alla luce della guerra in Ucraina, delle tensioni in Medio Oriente e dei cambiamenti negli Stati Uniti che stanno ridefinendo gli equilibri globali. Il suo consiglio agli investitori era chiaro: pazienza e fermezza sono essenziali
Questo perché per molti investitori la vera sfida sono gli “eventi”. Anno dopo anno, ci troviamo di fronte a una sequenza ininterrotta di fatti, semplicemente troppi per poterli analizzare criticamente o valutarne davvero la rilevanza. Così, sviluppiamo – consapevolmente o meno – una tendenza a preoccuparci il più possibile. Istintivamente, la mente umana tende a dare priorità alle informazioni più recenti o più eclatanti, e l’urgenza di trarre conclusioni concrete finisce spesso per prendere il sopravvento sul nostro lato razionale.
I media moderni accentuano ulteriormente questo fenomeno. Le “notizie” non sono più una fotografia spontanea del mondo, ma sono costruite per catturare la nostra attenzione. È curioso pensare che nel 1936 un annunciatore della BBC dichiarò solennemente alla radio: “Buonasera. Sono le sei. Oggi non ci sono notizie”. Quei tempi sono finiti da un pezzo.
Cosa fare allora? Il primo passo è scegliere con cura le nostre reazioni agli eventi e alle notizie. Dal punto di vista di un investitore, una grande parte delle notizie è semplicemente irrilevante, per quanto possa sembrare urgente o importante. Alcune notizie sono fuorvianti e ci spingono nella direzione sbagliata. Altre, invece, contengono un segnale autentico – ed è proprio su queste che dobbiamo concentrare l’attenzione.
L’approccio di Baillie Gifford consiste nel mantenere una prospettiva di lungo termine, evitando reazioni impulsive di fronte a un annuncio che muove bruscamente il prezzo di un titolo. Al contrario, preferiamo concentrarci su ciò che – con pazienza – potrebbe rafforzare o indebolire in modo sostanziale la nostra tesi d’investimento, nel corso di un periodo ragionevole.
Non stiamo dicendo che tutto sia irrilevante. Ma la maggior parte degli investitori è eccessivamente esposta a scosse casuali, che spesso hanno lo stesso impatto sui portafogli di una tempesta d’autunno: la reazione sensata, in quel caso, è indossare un cappotto più pesante, non cambiare rotta.
Vale sempre la pena ricordare che anche nei momenti in cui le notizie sembrano più estreme, qualcuno, da qualche parte, sta innovando, costruendo, facendo crescere un’azienda.
Questo progresso incessante e silenzioso raramente finisce nei titoli dei giornali. Forse dovrebbe.

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