I dazi si prendono la scena

Global Credit Research Team di PGIM Fixed Income -

La buona situazione di partenza dei fondamentali all’inizio dell’anno è stata offuscata da una notevole incertezza sul fronte commerciale. I fondamentali sono ancora positivi, ma le aspettative di utile stanno diminuendo, anche se partono da livelli buoni. Prevediamo che le tendenze dei fondamentali varieranno a seconda del settore e continueremo a monitorare i settori più ciclici e quelli dei beni voluttuari, nonché quelli che potrebbero essere colpiti in modo sproporzionato dai dazi.

Un aspetto positivo dell’incertezza dei dazi è che anche frammenti di chiarezza politica miglioreranno le valutazioni degli impatti macro e micro e, soprattutto, consentiranno alle aziende di adeguarsi di conseguenza.

Oltre al punto di partenza positivo per i fondamentali, la migrazione positiva del credito statunitense è continuata nel quarto trimestre del 2024, con un rapporto di upgrade/downgrade di 2,1 volte rispetto a 2,6 nel terzo trimestre del 2024. Per tutto il 2024, il rapporto è stato di 4,7. Ci aspettiamo che le tendenze continueranno a variare a seconda del settore e rimaniamo vigili sui settori più ciclici e dei consumi discrezionali, nonché sui settori che potrebbero essere colpiti dai dazi in misura spropositata.

Per quanto riguarda l’High Yield, prevediamo una crescita modesta dei ricavi nel 2025, ma vediamo un indebolimento dei margini EBITDA e della copertura degli interessi.

Il potenziale impatto dei dazi rimane in cima ai pensieri: le aziende automobilistiche e metallurgiche e minerarie dovrebbero essere tra le più colpite, seguite in misura minore da quelle dei settori dei beni di consumo, dell’edilizia abitativa, industriale e manifatturiero, dell’energia e della tecnologia. I rischi legati ai dazi per i settori delle comunicazioni, finanziario, sanitario e delle utility dovrebbero essere bassi.