Scope Ratings | Italia: Dazi USA e lentezza nell’uso dei fondi UE indeboliscono crescita a breve termine

Eiko Sievert and Alessandra Poli, Sovereign and Public Sector, Scope Ratings -

Stimiamo che uno scenario che preveda dazi statunitensi del 20% sulle importazioni di beni dell’UE e del 125% sulle importazioni di beni cinesi, oltre a provvedimenti correttivi da parte della Cina e, potenzialmente, dell’UE, potrebbe ridurre la crescita economica dell’Italia di circa 0,5-1% del PIL reale tra il 2025 e il 2027. La guerra commerciale porterebbe a un rallentamento della produzione industriale, delle esportazioni e degli investimenti in un contesto di maggiore incertezza economica.

Negli ultimi anni gli Stati Uniti sono diventati un mercato di esportazione sempre più importante per i produttori italiani, con un conseguente ampio surplus commerciale.

Le esportazioni di beni dell’Italia verso gli Stati Uniti ammonteranno a 65 miliardi di euro nel 2024 (10,4% delle esportazioni totali, 3% del PIL), con il 7% della produzione manifatturiera italiana destinata al mercato statunitense

Il pieno impatto della guerra commerciale non è chiaro, data l’incertezza e l’impatto disomogeneo che avranno le tariffe.

Date le tensioni commerciali globali, l’impiego efficiente dei fondi di ripresa dell’UE da parte dell’Italia diventa ancora più importante per sostenere la crescita economica interna.