Standard&Poor: il rating dell’Italia passa da BBB a BBB+ con outlook stabile. Un bel segnale in questo momento
Il rating BBB+ attribuito all’Italia fa riferimento alla valutazione della solvibilità del debito sovrano da parte di S&P Global Ratings. Questo tipo di valutazione, in generale, indica affidabilità, ma con una certa vulnerabilità a condizioni economiche avverse.
Il passaggio da un rating BBB a un rating BBB+ può sembrare, a prima vista, solo un modesto cambiamento incrementale, ma in realtà riveste una notevole importanza per il miglioramento della credibilità del nostro Paese proprio in un momento tanto delicato pe gli equilibri internazionali
Un rating BBB+ indica agli investitori e alle agenzie finanziarie che la qualità del credito dell’emittente è migliorata, anche se rientra ancora nella fascia investment grade. Questa variazione dà un significativo segnale di stabilità e suggeris ce una gestione finanziaria più prudente oltre a una migliore capacità di far fronte agli impegni finanziari, anche in scenari economici avversi.
Implicazioni per i costi di finanziamento
Riduzione dei tassi di interesse: parlando in linea teorica, emittenti con rating BBB+ possono accedere a capitali a costi inferiori rispetto a quelli con un rating BBB. Questo perché l’investitore percepisce un rischio leggermente minore e, di conseguenza, accetta un rendimento inferiore in cambio della sicurezza offerta.
Maggiori opportunità di emissione: un rating migliorato può aprire la porta a una più ampia base di investitori, compresi quelli istituzionali che potrebbero avere dei limiti interni nell’investire solo in titoli sopra una certa soglia di rating. Con un rating più elevato, il nostro Paese può attrarre investitori con profili di rischio più conservativi e fondi che sono vincolati a investire in titoli con rating elevati. Questo può aumentare il pool degli investitori e migliorare la posizione finanziaria complessiva.Con costi di finanziamento inferiori e una maggiore reputazione, l’emittente gode di maggiori margini di manovra nella gestione del debito e può investire in progetti strategici con il supporto di finanziamenti a condizioni più favorevoli.
Che cosa significa il rating BBB+?
Questo rating è ancora nella fascia considerata sicura per gli investitori istituzionali, in termini di rischio moderato: indica che l’Italia ha una capacità adeguata di ripagare il debito, ma esistono fattori economici o politici che potrebbero peggiorare la situazione.
Rating attuale dell’Italia (aprile 2025)
Oggi l’agenzia di rating S&P Global Ratings ha aggiornato il rating sovrano dell’Italia da BBB a BBB+ con outlook stabile. Questo miglioramento riflette i progressi del Paese nella stabilizzazione delle finanze pubbliche e nella gestione delle sfide economiche globali. S&P ha evidenziato che l’Italia ha rafforzato i suoi buffer economici e monetari, dimostrando una maggiore resilienza di fronte a condizioni economiche avverse.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accolto positivamente l’upgrade, attribuendolo alla prudente gestione fiscale del governo. Infatti, nonostante una revisione al ribasso delle previsioni di crescita, l’Italia ha mantenuto un impegno verso la disciplina fiscale. Inoltre, l’Italia ha annunciato un piano di dismissioni patrimoniali pari allo 0,8% del PIL entro il 2027, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la sostenibilità del debito pubblico.
Per quanto riguarda le altre agenzie di rating:
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Fitch Ratings: Ha confermato il rating dell’Italia a BBB e ha migliorato l’outlook da stabile a positivo nell’ottobre 2024, riconoscendo la credibilità del piano fiscale e la stabilità politica del Paese.
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DBRS Morningstar: Ha mantenuto il rating a BBB (high) e ha alzato l’outlook da stabile a positivo nell’ottobre 2024, sottolineando la solidità del piano fiscale a medio termine e la ripresa economica superiore alle attese.
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Moody’s: Ha mantenuto il rating a Baa3 e ha migliorato l’outlook da negativo a stabile nell’ottobre 2024, indicando una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell’Italia.

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