T. Rowe Price – BoJ manterrà i tassi invariati nel meeting di aprile

Vincent Chung, Co-Portfolio Manager, Diversified Income Bond Strategy, T. Rowe Price -

L’apprezzamento dello yen giapponese e le preoccupazioni per il potenziale impatto dei dazi sulla crescita economica hanno indotto la Bank of Japan a ritardare ulteriori rialzi dei tassi. Data la continua incertezza sulla crescita, prevediamo che la BoJ manterrà i tassi invariati nella riunione di questa settimana.

A livello globale, le curve dei rendimenti si sono generalmente irripidite, con le obbligazioni a breve termine dei mercati sviluppati che hanno sovraperformato, dato che gli investitori hanno dato priorità agli impatti negativi sulla crescita. Il Giappone non ha fatto eccezione. Tuttavia, il recente irripidimento sembra eccessivo e sembra essere aggravato da posizioni speculative di appiattimento. Per ottenere una performance più duratura dei titoli di Stato giapponesi a lunga scadenza, è necessaria una maggiore domanda da parte delle assicurazioni vita, soprattutto perché si prevede che la BoJ continuerà a ridurre gli acquisti di obbligazioni. Alcuni operatori locali sostengono che i rendimenti stiano iniziando a raggiungere livelli più interessanti, ma non abbiamo ancora visto una forte attività di acquisto sul mercato.

Di recente lo yen si è apprezzato più di quanto implicito nei differenziali dei tassi d’interesse con gli Stati Uniti. È riuscito ad essere uno dei beni rifugio durante il picco di volatilità di aprile, quando i Treasury hanno mostrato una correlazione opposta alla performance degli asset di rischio. Riteniamo che l’incertezza sui dazi abbia aggiunto un premio di rischio agli asset statunitensi. Per gli investitori sarà importante monitorare i potenziali accordi commerciali che potrebbero ridurre questo premio al rischio e il modo in cui il rapporto USD/JPY tornerà in linea con il differenziale dei tassi d’interesse. Se la volatilità sul mercato dei Treasury statunitensi dovesse diminuire, il posizionamento lungo sullo yen, legato al suo status di bene rifugio, dovrebbe esercitare una pressione sull’apprezzamento dello yen nel breve termine.

Nel medio termine, riteniamo che gli sviluppi politici degli Stati Uniti continueranno a rappresentare un importante driver per lo yen, con pacchetti fiscali e accordi tariffari ragionevoli necessari questo trimestre per portarci più verso uno scenario di stagflazione che di recessione. Il primo scenario appare più probabile, ma la probabilità di esiti negativi aumenta quanto più a lungo si protrae l’incertezza nelle politiche economiche statunitensi.