Allarme del Fondo Monetario: l’80% dell’economia globale è alle prese con un debito troppo alto. Urgono politiche fiscali resilienti
Debito pubblico globale verso il 100% del PIL mondiale: l’allarme del FMI
L’80% dell’economia globale è alle prese con un debito più alto e in crescita accelerata rispetto al periodo pre-pandemico. Cresce l’urgenza di politiche fiscali resilienti.

Secondo l’ultimo Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale, il debito pubblico globale potrebbe raggiungere il 100% del PIL mondiale entro la fine del decennio, se le attuali tendenze non verranno invertite. L’aumento del rapporto debito/PIL riflette le pressioni economiche rinnovate, i costi delle misure straordinarie adottate durante la pandemia e un contesto macroeconomico segnato da crescenti tensioni e incertezza.
Il grafico della settimana pubblicato dal FMI mostra un dato inequivocabile: circa un terzo dei Paesi del mondo – responsabili di oltre l’80% del PIL globale – presenta oggi livelli di debito pubblico superiori a quelli pre-COVID e in crescita più rapida. Su 175 economie analizzate, oltre due terzi si ritrovano con un onere debitorio aggravato rispetto al 2020.
“Questa traiettoria solleva nuove preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale di lungo periodo”, avvertono gli economisti Era Dabla-Norris e Davide Furceri, curatori del rapporto.
La sfida della resilienza fiscale
Il FMI sottolinea come l’evoluzione del debito negli ultimi cinque anni sia stata eterogenea: mentre alcuni Paesi hanno già avviato strategie di consolidamento, altri vedono peggiorare i propri conti pubblici, anche a causa di shock esogeni, aumento dei tassi di interesse e dinamiche geopolitiche.
La raccomandazione è chiara: le politiche fiscali dovranno essere calibrate sulle specificità nazionali, ma con un obiettivo comune: rafforzare la capacità di risposta agli shock economici.
Secondo il Fondo, i governi dovrebbero agire su tre direttrici fondamentali:
-
Inserire la politica fiscale in un quadro macroeconomico orientato alla stabilità, per ancorare la fiducia di mercati e cittadini.
-
Ridurre gradualmente il debito pubblico, ricostruendo margini di manovra attraverso un piano credibile di medio termine.
-
Stimolare la crescita potenziale, per attenuare i dilemmi politici tra sostegno all’economia e consolidamento fiscale.
Crescita, equità e fiducia
Al centro del messaggio del FMI c’è un’esortazione alla responsabilità politica. In un’epoca di incertezza e polarizzazione, ricostruire la fiducia dei cittadini passa per una gestione equa e trasparente della finanza pubblica: tassare con giustizia, spendere con attenzione e comunicare con credibilità.
“È tempo che i governi dedichino il loro capitale politico a rafforzare la fiducia. E questo inizia da una rinnovata attenzione all’equilibrio dei propri bilanci”, conclude il rapporto.
Con i conti pubblici sotto pressione e un’economia globale in fase di rallentamento, la sfida dei prossimi anni sarà conciliare rigore e crescita. Una strada stretta, che richiederà visione, prudenza e coraggio politico.

LMF green
Mente e denaro
Sala Stampa