Il GNL (Gas Naturale Liquefatto) che futuro avrà dopo le bizze di Trump sui dazi?
Il principale prodotto che i Paesi europei importano dagli Stati Uniti è il GNL (Gas Naturale Liquefatto) in inglese LNG, liquefied natural gas.
In seguito alla crisi energetica derivante dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente riduzione delle forniture di gas dalla Russia, il GNL è diventato un elemento chiave della strategia energetica di molti Paesi, non solo in Europa.

Che cos’è il GNL?
Il Gas Naturale Liquefatto è appunto gas naturale che si presenta come un liquido inodore e trasparente: è costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano e azoto. Viene raffreddato a circa -162°C per essere trasformato in forma liquida. Questo processo ne riduce il volume di circa 600 volte, facilitando il trasporto su lunghe distanze via nave.
Gli Stati Uniti sono tra i principali produttori mondiali di gas naturale, grazie allo sviluppo delle tecnologie di fratturazione idraulica e perforazione orizzontale. Queste tecnologie hanno reso economicamente conveniente l’estrazione di gas da scisti, portando a un surplus produttivo che ha spinto gli USA a esportare sempre più gas, soprattutto sotto forma di GNL.
Molti Paesi, in particolare quelli europei, importano GNL dagli Stati Uniti per:
Diversificare le fonti energetiche, riducendo la dipendenza da fornitori politicamente instabili.
Assicurare la sicurezza energetica, soprattutto dopo la crisi delle forniture russe.
Rifornire mercati interni con forte domanda, dove la produzione interna è insufficiente.
Favorire la transizione energetica, dato che il gas naturale è considerato una fonte fossile “ponte” meno inquinante rispetto a carbone e petrolio.
L’importanza del GNL USA per l’Europa
L’Europa è uno dei principali destinatari del GNL statunitense. Dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, l’Unione Europea ha firmato accordi strategici con gli Stati Uniti per aumentare l’importazione di GNL, allo scopo di sostituire i volumi di gas precedentemente forniti dalla Russia, garantire stoccaggi sufficienti per l’inverno e in generale stabilizzare i prezzi del gas.
Importare GNL però non è semplice: occorrono terminali di rigassificazione, dove il GNL viene riportato allo stato gassoso e porti attrezzati per ricevere le metaniere; inoltre vanno previste reti di distribuzione efficienti per trasportare il gas rigassificato alle utenze finali. In molti Paesi europei, compresa l’Italia, si stanno realizzando o potenziando terminali per accogliere più GNL, come quello di Piombino.
Il GNL è il principale prodotto importato dagli Stati Uniti perché risponde a una domanda strategica crescente di energia sicura, flessibile e relativamente pulita. Le esportazioni statunitensi di GNL sono diventate un pilastro fondamentale del nuovo equilibrio energetico globale, m le ttuli tensioni sui dazi americani potrebbero sconvolgere improvvisamente gli equilibri che si erano finora.
Il mercato del Gas Naturale Liquefatto (GNL) in Europa
Il mercato del Gas Naturale Liquefatto (GNL) in Europa e in Italia ha mostrato nel 2024 una tendenza al ribasso, influenzata da diversi fattori, tra cui la riduzione della domanda di gas, l’aumento delle fonti rinnovabili e le dinamiche geopolitiche.
Importazioni in calo
Le importazioni europee di GNL sono diminuite del 19% nel 2024 rispetto all’anno precedente, il livello più basso dal 2021. Questo calo è attribuibile principalmente alla crescente adozione di energie rinnovabili e alle politiche di riduzione del consumo energetico.
Principali fornitori
Nel primo semestre del 2024, ad esempio, in uno scenario geopolitico molto diverso dall’attuale, gli Stati Uniti hanno rappresentato il 48% delle importazioni europee di GNL, seguiti dalla Russia (16%), Algeria (11%), Qatar (10%), Nigeria e Norvegia (entrambe al 4%).
Capacità di rigassificazione
La capacità di rigassificazione in Europa è aumentata del 6% nel 2024, ma il tasso medio di utilizzo dei terminali è sceso al 47,2% nel primo semestre, indicando una sovracapacità rispetto alla domanda.
Il mercato del GNL in Italia nel 2024
L’Italia ha importato circa 14,7 miliardi di metri cubi di GNL nel 2024, con una diminuzione del 12% rispetto al 2023. Il GNL ha rappresentato il 23,7% della domanda nazionale di gas nel 2024, in calo rispetto al 27% del 2023
Terminali di rigassificazione
Piombino ha visto un aumento significativo, triplicando i volumi rispetto al 2023 e raggiungendo 3,6 miliardi di metri cubi.
Livorno e Panigaglia hanno registrato un forte calo nei volumi trattati.
L’Italia sta pianificando di triplicare la propria capacità di rigassificazione entro il 2026, passando da 16,1 a 47,5 miliardi di metri cubi annui, nonostante le previsioni prima della nuova situazione dei dazi indicassero una domanda effettiva di GNL inferiore a un terzo di questa capacità entro il 2030. E oggi tutto il mercato potrebbe essere sconvolto da accordi ancora da prendere.

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