UBP: le prospettive per il dollaro per la seconda metà dell’anno
Prevediamo che il dollaro continuerà a indebolirsi nella seconda metà del 2025. La nostra previsione è che il cambio EUR/USD salirà a livelli intorno all’1,16 entro dicembre, con rischi orientati al rialzo. La nostra view deriva da una serie di fattori.
Innanzitutto, il tema dell’eccezionalismo americano perderà slancio, riflettendo risultati di crescita del PIL inferiori e dati sull’inflazione domestica leggermente più elevati. Il rallentamento della crescita USA sarà significativo e probabilmente il più marcato tra i mercati sviluppati.
L’aumento dell’incertezza politica peserà sul dollaro, come già emerso nel primo trimestre, con investitori europei e giapponesi che disinvestiranno dagli asset denominati in USD, in particolare dalle azioni. Gli investitori internazionali continuano ad avere una forte sovraesposizione ai mercati statunitensi. Questo eccesso di posizioni long implicite ed esplicite sul dollaro sarà una fonte di debolezza per il dollaro rispetto all’euro e alle valute asiatiche.
Le dinamiche di crescita esterna saranno favorevoli alle valute ad alto beta nella seconda parte dell’anno, come il dollaro australiano (AUD), la corona svedese (SEK), la sterlina inglese (GBP) e, in misura minore, l’euro. Anche il calo dei prezzi del petrolio sarà un fattore favorevole per queste valute, ma il deterioramento delle ragioni di scambio delle materie prime rischia di pesare sul dollaro. In conclusione, la convergenza di fattori ciclici e strutturali è destinata a influire negativamente sul dollaro, determinando un ulteriore indebolimento.

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