Commento J. SAFRA SARASIN – Materie prime: l’impatto della stagione dei barbecue negli Stati Uniti
I mesi di tarda primavera ed estate rappresentano solitamente un periodo relativamente tranquillo per i mercati finanziari tradizionali. Tuttavia, c’è un mercato che registra costantemente un’intensa attività di trading durante questo periodo: quello dei futures sul bestiame. Una combinazione unica di fattori può spiegare le forti oscillazioni dei prezzi osservate.
Dopo il periodo di svernamento, il bestiame viene venduto all’asta. In primavera, la domanda di bovini da ingrasso, necessaria per riempire gli allevamenti, sostiene l’aumento dei prezzi. L’estate segna anche un cambiamento nelle abitudini di consumo dei consumatori, che preferiscono carni bovine di alta qualità per la cosiddetta stagione dei barbecue.
Dal 2020, i prezzi della carne bovina negli Stati Uniti sono aumentati del 60% a causa principalmente della carenza di bestiame. Nella patria dei barbecue e degli hamburger, il numero di capi di bestiame è diminuito del 36% a causa dei margini più bassi dell’industria e della siccità che ha portato a una riduzione dei pascoli. Per soddisfare il fabbisogno interno, il mercato statunitense continua a fare affidamento in larga misura sulle importazioni. L’attuale mercato rialzista dei contratti sul bestiame negli Stati Uniti, trainato dalla domanda resiliente dei consumatori e dalla persistente siccità nelle regioni produttrici di bestiame, ha creato interessanti opportunità di rendimento nelle strategie legate alle materie prime.

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