Conflitto Israele-Iran: scenari contenuti o escalation? – L’analisi di Lombard Odier
I mercati finanziari hanno reagito in modo misurato alle ostilità tra Israele e Iran. L’attenzione principale si è concentrata sul prezzo del petrolio, mentre gli investitori in azioni e obbligazioni hanno prezzato un conflitto contenuto. Analizziamo le prospettive per gli asset finanziari attraverso due scenari: la nostra previsione di un conflitto limitato, e un secondo scenario – meno probabile – di un’escalation prolungata e più ampia.
Principali risultati:
- In un contesto di crescenti pressioni e intensa attività diplomatica, ci aspettiamo che il conflitto tra Iran e Israele resti contenuto, con gli sforzi diplomatici che alla fine porteranno risultati. Questo scenario non compromette le nostre previsioni su crescita e inflazione a livello globale.
- La politica monetaria continuerà a concentrarsi sull’inflazione di fondo, che riflette meglio le dinamiche della domanda sottostante.
- Nel caso – meno probabile – di un’escalation prolungata, il mantenimento di costi energetici elevati potrebbe avere impatti macroeconomici di lungo termine e rappresentare un rischio per i mercati azionari, mentre l’oro ne trarrebbe beneficio.
- Manteniamo invariate le nostre esposizioni al rischio: vediamo un potenziale rialzo per i mercati azionari, rendimenti dei Treasury USA in calo, consolidamento dell’oro e prezzi del petrolio in discesa con il venir meno dei timori di interruzioni dell’offerta. Restiamo vigili su eventuali necessità di ricalibrare il posizionamento dei portafogli.

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