Francia, nuove regole sui permessi di lavoro: focus su professionisti sanitari, Carta Blu UE e tempistiche più snelle

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Francia, dal 16 giugno 2025 nuove regole sui permessi di lavoro 

Dal 16 giugno 2025 è entrata in vigore in Francia una significativa riforma del sistema dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro, con l’obiettivo dichiarato di attrarre più efficacemente talenti stranieri qualificati e di semplificare il panorama normativo in materia di immigrazione economica.

Le modifiche introdotte incidono su più fronti: dall’introduzione di un nuovo percorso agevolato per medici e farmacisti, alla razionalizzazione dei permessi “talento”, fino alla riduzione dei tempi di elaborazione delle domande per la Carta Blu UE.

Nuovo canale per medici e farmacisti

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda il settore sanitario: è stato creato un nuovo canale specifico per i professionisti della medicina e della farmacia che intendono esercitare in Francia. Questa misura si inserisce in una più ampia strategia per contrastare la carenza di personale sanitario nel Paese, in particolare nelle aree rurali e meno servite.

Il nuovo percorso consente l’accesso semplificato a un permesso di soggiorno per i laureati in medicina e farmacia, anche extra-UE, purché in possesso di qualifiche riconosciute e di un contratto con un’istituzione sanitaria francese. La normativa è stata aggiornata con riferimento all’art. L. 313-20 del Code de l’entrée et du séjour des étrangers et du droit d’asile (CESEDA), che disciplina ora esplicitamente questa nuova categoria.

Permessi “talento” unificati

Il sistema francese dei “titres de séjour passeport talent”, precedentemente suddiviso in varie sotto-categorie (ricercatori, artisti, imprenditori, ecc.), è stato razionalizzato: molte delle opzioni precedenti sono ora accorpate in un’unica piattaforma di richiesta, con criteri di accesso più chiari e requisiti semplificati.

Questa riforma punta a ridurre la frammentazione burocratica e a rendere la Francia una destinazione più attrattiva per lavoratori altamente qualificati. Le modifiche sono state formalizzate attraverso il Décret n° 2025-487 du 14 juin 2025, pubblicato sulla Journal Officiel de la République Française.

Carta Blu UE: tempi più rapidi

In linea con le direttive europee, la Francia ha ridotto i tempi standard di elaborazione delle domande di Carta Blu UE, inclusi i permessi per i familiari. Questo si traduce, in media, in un’attesa inferiore ai 60 giorni lavorativi per il completamento della procedura, rispetto ai 90-120 giorni precedenti.

Le nuove disposizioni seguono l’adeguamento alla Direttiva (UE) 2021/1883, recepita in Francia con la Loi n° 2024-1132 du 21 décembre 2024, che rafforza la mobilità dei lavoratori altamente qualificati all’interno dell’Unione.

Obbligo di “tempi ragionevoli” per tutte le pratiche

Un’altra novità rilevante è l’introduzione del principio di “délai raisonnable”, che impone tempistiche certe sia per i richiedenti sia per l’amministrazione nell’elaborazione delle domande di immigrazione.

Questa misura ha una doppia funzione: da un lato, consente di contrastare le pratiche abusive da parte dei richiedenti che non completano la documentazione in tempi congrui; dall’altro, introduce un criterio di responsabilizzazione per le prefetture e gli enti pubblici, obbligati a concludere i procedimenti entro termini definiti.

Adeguamento delle soglie salariali

Infine, la riforma ha previsto una revisione al rialzo dei salari minimi richiesti per l’ottenimento di determinati permessi di lavoro, in particolare quelli legati al “passeport talent” e alla Carta Blu UE. Le nuove soglie salariali sono state rese pubbliche in una circolare ministeriale del Ministero dell’Interno francese, in vigore dal 16 giugno 2025:

  • Per la Carta Blu UE, la soglia è fissata a 1,2 volte il salario medio nazionale, che attualmente è pari a circa €48.000 annui;

  • Per i “talenti” in settori prioritari, le soglie possono variare tra i €38.000 e i €45.000, a seconda del livello di specializzazione richiesto.

Prossime riforme: focus sulla lingua

Ulteriori riforme sono attese entro la fine del 2025. In particolare, è già in discussione un provvedimento legislativo che innalzerà i requisiti di conoscenza della lingua francese per alcune categorie di permessi di lavoro e soggiorno di lungo periodo.

Secondo una bozza di legge attualmente al vaglio del Senato, per i nuovi richiedenti sarà necessario dimostrare un livello minimo di B1 del QCER, tramite certificazione riconosciuta. L’obiettivo dichiarato è favorire una maggiore integrazione socio-professionale dei migranti.

Per approfondimenti normativi:

  • CESEDA (Code de l’entrée et du séjour des étrangers et du droit d’asile)

  • Décret n° 2025-487 du 14 juin 2025

  • Loi n° 2024-1132 du 21 décembre 2024 (recepimento Direttiva UE 2021/1883)

  • Circolare ministeriale sulle soglie salariali, giugno 2025