Fed e dati disoccupazione, l’impatto sul dollaro
Il dollaro statunitense ha registrato un calo nelle ultime 24 ore, perdendo oltre lo 0,5% rispetto a un paniere delle principali valute. Il calo ha fatto seguito alla conclusione della riunione del FOMC della Federal Reserve che, come ampiamente previsto, ha deciso un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base. La decisione non è stata unanime, con alcuni funzionari della Fed che hanno adottato una posizione restrittiva e votato contro la riduzione dei costi di finanziamento. Dopo l’annuncio, Jerome Powell ha sottolineato i significativi rischi al ribasso nel mercato del lavoro statunitense, lasciando aperta la porta a ulteriori tagli nel 2026. A seguito delle sue dichiarazioni, i mercati monetari hanno scontato le aspettative di almeno un ulteriore taglio dei tassi il prossimo anno, anche se gli operatori ritengono improbabile che ciò avvenga nella riunione di gennaio. Questo scenario mantiene il percorso di minor resistenza per il dollaro inclinato al ribasso, con qualsiasi dato economico deludente che potrebbe aggravare le perdite della valuta. In questo contesto, gli investitori seguiranno con attenzione i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti che saranno pubblicati oggi. Un dato inferiore alle attese potrebbe contribuire a limitare le perdite del dollaro, mentre un aumento delle nuove richieste superiore al dato precedente potrebbe rafforzare le prospettive ribassiste per la Fed e aggiungere ulteriore pressione sul biglietto verde.

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