Il rapporto di DC Byte sui data centre: il 2025 dell’accelerazione, ma anche dei colli di bottiglia

Trendiest Media Agenzia di stampa -

Le dinamiche della domanda e i vincoli di fornitura hanno continuato a plasmare il mercato globale dei data center nel 2025. La nuova Data Centre Industry Review 2025 di DC Byte, redatta dal CEO Bernard Johnson, riflette su come queste forze si siano espresse nelle diverse aree nell’ultimo anno.

La revisione esamina come la crescente domanda di carichi di lavoro cloud e AI abbia coinciso con una crescente pressione sulla disponibilità di energia, tempi di consegna più lunghi e un crescente rischio di esecuzione. Mentre gli impegni di capacità continuavano ad aumentare, l’implementazione di nuova offerta online è diventata più complessa in molti mercati.

L’articolo riflette anche su come gli hyperscaler abbiano continuato a influenzare i modelli di sviluppo attraverso strategie di leasing anticipato e power-first, e su come queste dinamiche abbiano contribuito alla ridistribuzione della crescita verso mercati con percorsi di distribuzione più chiari. Oltre alle osservazioni di mercato, il rapporto delinea come questi cambiamenti abbiano plasmato il lavoro di DC Byte nel 2025, dalla pubblicazione del Global Data Centre Index 2025, all’introduzione dell’Hyperscale Build Race e i continui investimenti nella ricerca di base per supportare i clienti che navigano in mercati sempre più complessi.

Cloud e AI spingono la domanda, ma l’infrastruttura fatica a tenere il passo

Il 2025 è stato un anno spartiacque per l’industria globale dei data centre. La domanda di capacità è cresciuta a un ritmo senza precedenti in tutte le aree del mondo, alimentata da due forze convergenti: l’espansione continua del cloud e l’adozione sempre più rapida dell’intelligenza artificiale. Ma a questa corsa non ha corrisposto una capacità equivalente di messa a terra dei nuovi progetti. Vincoli energetici, ritardi autorizzativi e filiere sotto pressione hanno ampliato il divario tra capacità promessa e capacità effettivamente disponibile, influenzando strategie di investimento, tempistiche di sviluppo e dinamiche competitive.

Ruolo di cloud e AI

Il cloud ha continuato a rappresentare il principale motore della capacità locata a livello globale, sostenendo impegni pluriennali multi-megawatt e orientando la pianificazione di lungo periodo sia nei mercati maturi sia in quelli emergenti. L’AI, tuttavia, ha fatto un salto di qualità: da workload in rapida crescita è diventata un vero e proprio fattore di trasformazione progettuale. Ha imposto densità più elevate e nuovi requisiti tecnici in termini di raffreddamento, distribuzione dell’energia e sequenze costruttive. Non si è limitata ad aumentare la domanda: ha cambiato l’architettura stessa dei data centre moderni e accelerato le aspettative sui tempi di consegna.

La disponibilità di energia

Questi cambiamenti hanno messo sotto forte stress l’infrastruttura globale. Nel 2025 la disponibilità di energia è diventata il principale criterio di fattibilità dei nuovi sviluppi, superando per importanza il costo dei terreni o l’accesso ai capitali. Nei grandi hub maturi, i tempi di connessione alla rete si sono allungati; al contrario, i mercati dotati di pianificazione energetica stabile o di capacità rinnovabile scalabile hanno guadagnato terreno. Ne è derivata una redistribuzione geografica della crescita, con lo spostamento di nuovi investimenti verso aree in grado di garantire potenza “consegnabile”.

Strategie aggressive

A guidare questa dinamica sono stati soprattutto gli hyperscaler, che hanno continuato ad anticipare il mercato attraverso strategie aggressive di leasing, acquisizione di terreni e approvvigionamento energetico. Le loro scelte hanno influenzato cicli di costruzione regionali, rapporti con i fornitori e livelli di competizione. Dove si muovono gli hyperscaler, l’intero ecosistema segue.

Il risultato è stato un anno segnato da accelerazione e ricalibrazione strategica allo stesso tempo. Mentre alcuni mercati storici hanno dovuto fare i conti con limiti strutturali, nuove aree – dal Sud-Est asiatico al Medio Oriente, dall’Europa meridionale ad alcune zone dei Paesi nordici – hanno guadagnato centralità. Gli sviluppatori hanno risposto comprimendo i cicli di costruzione e coinvolgendo i fornitori in fasi sempre più anticipate, mentre a questi ultimi è stato richiesto un livello crescente di certezza progettuale e affidabilità nelle consegne.

La pressione competitiva

In questo contesto, il 2025 ha confermato quanto informazioni affidabili e in tempo reale siano diventate un fattore critico. Il leasing anticipato ha aumentato la pressione competitiva, i tempi lunghi delle apparecchiature chiave hanno reso ogni ritardo più costoso, e i carichi AI hanno aggiunto complessità a progettazione e procurement. Decidere senza una visione aggiornata su energia, tempi, fornitori e avanzamento dei progetti è diventato un rischio difficilmente sostenibile.

Guardando al 2026, il quadro appare chiaro: energia e pianificazione resteranno i nodi centrali della crescita globale. I mercati con un forte potenziale rinnovabile o con programmi di espansione della rete ben definiti continueranno ad avanzare più rapidamente. Gli hyperscaler tenderanno a bloccare terra e potenza sempre più a monte, mentre trasparenza e affidabilità dei progetti diventeranno criteri decisivi per gli investitori. L’intelligenza artificiale, infine, continuerà a ridefinire densità, catene di fornitura e modelli di sviluppo, confermando che il data centre non è più solo infrastruttura: è ormai un asset strategico dell’economia digitale globale.