Jp Morgan Asset Management – bond bulletin del 17 dicembre 2025 – l’Australia e il Canada sono un possibile segnale da osservare? –
L’Australia e il Canada sono un possibile segnale da osservare?
L’Australia e il Canada stanno per concludere il loro ciclo di allentamento monetario, con tassi di riferimento che potrebbero essere più elevati a fine 2026. Un segnale per le principali Banche Centrali del resto del mondo?
Fondamentali
Come molte Banche Centrali di tutto il mondo, per contrastare l’inflazione la Bank of Canada e la Reserve Bank of Australia (RBA) hanno avviato nel 2022 un ciclo di politica monetaria restrittiva partendo da livelli dei tassi sui minimi storici. Con l’attenuarsi dell’inflazione, i rialzi si sono conclusi nel 2023 con i tassi sui massimi del ciclo, per poi iniziare a tagliare nel 2024 in Canada e a inizio 2025 in Australia. Alla luce degli ultimi dati economici, siamo convinti che in questi Paesi la fine del ciclo monetario sia imminente. In Australia si scorgono segnali di ripresa economica. L’inflazione ha nuovamente accelerato superando il limite superiore della fascia di riferimento, mentre la crescita economica si è avvicinata al potenziale. Tuttavia, l’utilizzo della capacità produttiva vicino ai massimi da 18 mesi potrebbe indicare pressioni sui prezzi al rialzo in futuro. In Australia il mercato degli immobili residenziali ha mostrato segni di ciclicità poichè nell’80-90% delle transazioni si utilizzano tassi variabili. Il Canada, dove l’inflazione è più bilanciata, ha una posizione più arretrata nel ciclo. I rincari dei generi alimentari e dei beni creano pressioni al rialzo, ma il mercato immobiliare dovrebbe offrire un certo sollievo. La crescita continua a risentire delle incertezze commerciali in vista della rinegoziazione dell’accordo Stati Uniti-Messico-Canada, prevista per il prossimo anno. Sebbene il mercato del lavoro canadese sia migliorato negli ultimi mesi, gli indicatori anticipatori restano deboli.
Valutazioni quantitative
In base alle attuali aspettative di mercato, si prevede che l’Australia avrà i tassi di politica monetaria più alti tra i principali Mercati Sviluppati entro metà 2026, oltre il 3,5%. Il ciclo di inasprimento potrebbe iniziare leggermente più tardi in Canada dove prevediamo che la Bank of Canada manterrà i tassi invariati al 2,25% per la maggior parte del prossimo anno. In Canada i tassi continuano ad essere di gran lunga più bassi rispetto agli Stati Uniti, ma il divario dovrebbe ridursi in quanto il mercato sconta manovre espansive da parte della Federal Reserve nel primo semestre del prossimo anno. Questo scenario, tuttavia, potrebbe riservare alcune sorprese. Per quanto riguarda i titoli di Stato decennali, rispetto alle altre principali Banche Centrali dei Mercati Sviluppati, la Reserve Bank of Australia offre già il rendimento più elevato del 4,21%, mentre la Bank of Canada si colloca nella fascia intermedia al 3,47%.
Fattori tecnici
Secondo l’indagine proprietaria sui trader di J.P. Morgan Asset Management, il mercato propende per una duration lunga in Australia. Benché il potenziale aumento del costo del denaro potrebbe portare a tassi a breve termine più alti, i rendimenti delle obbligazioni a lungo termine continuano a essere ragionevolmente interessanti. Secondo il nostro sondaggio, gli investitori in Canada mantengono una duration più neutrale in quanto si aspettano che la Bank of Canada mantenga i tassi invariati. Con il superamento delle tensioni commerciali legate ai dazi e con i rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni che superano di 75 punti base (pb) quelli canadesi, gli investitori potrebbero orientarsi verso posizioni corte sul Canada rispetto a posizioni lunghe sui tassi statunitensi.
Cosa significa per gli investitori obbligazionari?
Al momento, il mercato si aspetta che le politiche monetarie delle Banche Centrali divergano nel 2026. Alcuni istituti, come la Banca del Giappone, dovrebbero aumentare i tassi in modo significativo. Altri, come la Banca Centrale Europea, la Bank of Canada e la Reserve Bank of Australia, sono valutati come neutrali o leggermente rialzisti. La Federal Reserve e la Bank of England dovrebbero, invece, attuare misure di allentamento monetario. In questo contesto di mercato, data la dispersione dei possibili scenari, la gestione attiva sarà una fonte chiave di rendimenti superiori per gli investitori obbligazionari globali.

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