T. Rowe Price – Azioni: nel 2026 rotazione verso titoli ciclici e deep-value. Ecco i settori su cui puntare

Sebastien Mallet, Portfolio Manager, Global Value Equity, T. Rowe Price -

Il value investing vanta una lunga tradizione di rendimenti superiori alla media. Il contesto di mercato è ora molto più equilibrato e il value è ben posizionato per tornare protagonista. Le prospettive economiche statunitensi e globali potrebbero generare ulteriore incertezza nel breve termine. La posizione del presidente Trump sui dazi e sulle politiche migratorie potrebbe esercitare una pressione al rialzo sull’inflazione, con un conseguente aumento dei rendimenti obbligazionari.

In Europa, la combinazione di maggiori spese in conto capitale e spesa fiscale dovrebbe non solo essere vantaggiosa per molte società orientate al value, ma dovrebbe anche esercitare una pressione al rialzo sull’inflazione e sui tassi di interesse. A livello globale, il contesto per gli investimenti value è interessante e la necessità di diversificazione da parte degli investitori è sempre più importante.

Guardando al 2026, le condizioni rimangono favorevoli per le strategie value. L’inflazione e i tassi di interesse sono tornati su livelli caratteristici del lungo termine, creando un contesto che storicamente favorisce i titoli value. Sebbene la leadership tra value e growth sia cambiata nel corso del 2025, il ridursi del divario di crescita degli utili tra il settore tecnologico e il mercato più ampio segnala una rotazione verso opportunità cicliche e deep-value.

I settori finanziario, energetico e industriale sono ben posizionati per trarne vantaggio, insieme ad alcuni titoli tecnologici legati a tendenze cicliche. Anche la diversificazione regionale offre prospettive interessanti, con l’Europa sostenuta dall’espansione fiscale e il Giappone che beneficia delle riforme strutturali e della resilienza economica, rendendo molti mercati a livello globale un ricco terreno di caccia per gli investitori value.