Lo streaming è il futuro dei media

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Dopo anni di crescita stellare, il boom dello streaming dovrebbe continuare grazie in modo particolare ad un aumento della domanda globale di streaming video. Secondo Digital TV Research, i ricavi globali di film ed episodi di serie TV online potrebbero raddoppiare tra il 2019 e il 2025, passando da 83 a 167 miliardi di dollari. Quest’anno è previsto un aumento di circa 16 miliardi di dollari. Il mercato complessivo della TV online è costituito da vari segmenti, il principale dei quali è il video on demand su abbonamento (SVOD), offerto da attori quali Netflix, Disney e Amazon Prime Video. Digital TV Research prevede che i ricavi globali dei servizi di SVOD (subscription-based video on demand) raddoppieranno nei prossimi anni, aumentando di 50 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2025, per raggiungere la cifra complessiva di 98 miliardi di dollari.

Il mercato dello streaming, noto anche come mercato OTT (over the top), si riferisce a tutti i tipi di servizi e contenuti multimediali offerti ai clienti direttamente online, bypassando le reti e piattaforme televisive tradizionali via cavo, banda larga o satellite. Esso quindi include non solo i sempre più diffusi servizi SVOD, ma anche servizi di streaming musicale e di videogames. Uno dei principali elementi a sostegno della domanda di servizi OTT è la loro convenienza. I clienti possono facilmente abbonarsi, o disdire l’abbonamento online, ed i contenuti sono sempre disponibili. Gli abbonati possono guardare ciò che vogliono, dove e quando vogliono, utilizzando il loro dispositivo preferito. Questa possibilità sta diventando sempre più importante per i clienti, in particolare per le generazioni più giovani. Un altro fattore decisivo a favore della domanda, in particolare per i servizi SVOD, è il costo. I fornitori di servizi OTT addebitano ai loro clienti tariffe mensili relativamente basse, rispetto alle reti via cavo e ai canali di distribuzione più tradizionali, che vendono DVD o biglietti per le sale cinematografiche. Questo fattore è molto importante, soprattutto se considerata la qualità relativamente elevata dei contenuti offerti da queste piattaforme.

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La necessità di contenuti esclusivi

Nel corso degli anni, le principali piattaforme SVOD hanno fatto notevoli sforzi per offrire una selezione molto ampia, e spesso esclusiva, di film, serie e documentari di tendenza. Per distinguersi dalla concorrenza, queste piattaforme sono dovute entrare nel business della produzione. Netflix è stata la prima piattaforma a perseguire questa strategia, con il lancio della serie “House of Cards” nel 2013. Da allora, le piattaforme SVOD hanno seguito la stessa strategia: produrre contenuti esclusivi per i loro abbonati. I contenuti premium, che prima erano distribuiti attraverso i cinema o i canali televisivi tradizionali, adesso sono sempre più disponibili direttamente su queste piattaforme. Le misure di lockdown imposte dal Covid-19 hanno garantito che la maggior parte dei consumatori rimanesse a casa, accelerando ulteriormente questo cambiamento. Il “taglio del cavo” (ossia il processo di migrazione) è aumentato, indicando che è improbabile che questi clienti ritornino alle loro tradizionali abitudini di fruizione nel prossimo futuro.

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Per la musica registrata, l’avvento dello streaming è riuscito a risollevare un mercato in procinto del collasso. Il consumo di musica, che in passato ruotava intorno alla vendita di dischi, CD e DVD, ha iniziato a diminuire rapidamente con l’arrivo di Internet. Questo è avvenuto principalmente perché i ricavi dai download non riuscivano a compensare la caduta verticale di quelli relativi alle registrazioni in studio. Ma dopo anni di contrazione, il mercato musicale ha ricominciato a crescere nel 2015, grazie al successo di piattaforme come Spotify e Apple Music. Oggi è vicino ai livelli del 2002-2003. Nel 2019, lo streaming ha rappresentato il 56% – 11,1 USD su 20,8 miliardi complessivi – del mercato totale della musica registrata in tutto il mondo. Lo streaming non solo ha arginato il calo del consumo di musica, ma i consumatori sono nuovamente disposti a pagarla, dato che la facilità d’uso e le vaste librerie offrono un valore tangibile rispetto a tariffe mensili solitamente basse. Le piattaforme di streaming stanno ampliando la loro offerta al di là della musica, aggiungendo molte altre tipologie di contenuti audio, quali podcast e audiolibri, per attirare un pubblico ancora più ampio.

Oltre ai video e alla musica, il concetto di streaming sta diventando sempre più importante anche in altre aree. I giochi online basati su abbonamento, dove i giocatori si iscrivono ad un sito per accedere a una selezione di videogiochi dal proprio computer, smartphone o tablet, ne sono un perfetto esempio. Siamo ancora nelle prime fasi del gaming basato sul cloud, e i problemi di latenza (del segnale) tendono ancora a influire sull’esperienza dell’utente per i giochi multiplayer. Tuttavia, la velocità della banda larga è destinata ad aumentare nei prossimi anni, quindi è probabile che sia solo una questione di tempo prima che lo streaming di videogiochi possa davvero decollare. Nel complesso, il futuro dei media è sicuramente rappresentato dallo streaming, in quanto le prospettive a lungo termine rimangono brillanti per il settore, nonostante le terribili conseguenze economiche della crisi da Covid-19.