Amundi: puntare su duration, diversificazione e divergenze

Francesco Sandrini, Head of Multi-Asset Strategies, e John O’Toole, Head of Multi-Asset Investment Solutions di Amundi -
- Advertising -

Il rallentamento dell’economia e l’incertezza sulla politica monetaria stanno creando una situazione più complessa sui mercati. Non è il momento di assumere rischi elevati, gli investitori dovrebbero invece tener fede alle loro convinzioni di lungo periodo sulla duration negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre, l’attuale incertezza sull’inflazione statunitense giustifica alcuni trend tattici riguardanti il dollaro statunitense e l’aumento delle coperture. Al contempo, visti i crescenti rischi geopolitici, siamo dell’idea che il petrolio rappresenti ora un elemento di ulteriore protezione e diversificazione.

Idee ad alta convinzione. Abbiamo mantenuto il nostro atteggiamento prudente sulle azioni dei paesi sviluppati (Stati Uniti, Europa), mentre abbiamo rivalutato la nostra view sul Giappone – portandola a neutrale – grazie alla ripresa in corso nel settore dei servizi e alla miglior governance societaria. Stiamo tuttavia monitorando i rischi riguardanti il rallentamento mondiale. Nei paesi emergenti, sui quali siamo costruttivi, le valutazioni appaiono eque e le revisioni sugli utili sembrano essere sul punto di toccare i minimi. La regione presenta forti divergenze, con una crescita robusta ad esempio in America Latina, India e Indonesia.

- Advertising -

Siamo costruttivi sui Treasury statunitensi perché gli annunci di un aumento dell’offerta sembrano essere già stati scontati e le valutazioni appaiono più interessanti in uno scenario di crescita più debole. Crediamo anche in un irripidimento delle curve statunitensi e canadesi. In Europa, le prospettive di un rallentamento della crescita ci inducono ora a essere più costruttivi sulla duration, in particolare sul segmento breve della curva. Non siamo più positivi invece sui titoli di Stato svedesi e britannici e preferiamo focalizzarci sull’Europa. Manteniamo la nostra view leggermente positiva sui BTP. Gran parte del recente aumento dei rendimenti è stato causato dalla correzione delle obbligazioni globali, ma le dinamiche della domanda e dell’offerta rimangono favorevoli ai BTP. Seguiamo con grande attenzione il deficit fiscale e la crescita dell’Italia. Siamo invece prudenti sui titoli di Stato giapponesi (JGB).

Pur concordando sul fatto che i rendimenti dei paesi sviluppati potrebbero avere effetti negativi, in un’ottica di lungo periodo rimaniamo costruttivi in maniera selettiva sui mercati emergenti. Le dinamiche dell’inflazione sono favorevoli e le banche centrali si trovano alla fine del loro ciclo di aumenti dei tassi.

- Advertising -

Il credito societario nei paesi sviluppati offre un carry interessante, ma il potenziale peggioramento dei fondamentali ci induce a rimanere selettivi e a privilegiare le obbligazioni Investment Grade in euro, dove i fattori tecnici e l’offerta più contenuta sono elementi positivi. Tuttavia, siamo prudenti sulle obbligazioni societarie High Yield statunitensi, che presentano valutazioni elevate e che probabilmente risentiranno dell’aumento dei tassi di default.

Il dollaro statunitense potrebbe potenzialmente rafforzarsi nel breve termine grazie alla buona tenuta della domanda e della politica della Fed di tassi elevati ancora a lungo. Di conseguenza, abbiamo assunto una view positiva sul renminbi e sul dollaro taiwanese. Per quanto riguarda le valute dei paesi sviluppati, siamo ora prudenti su franco svizzero/dollaro statunitense, mentre non siamo più negativi su sterlina britannica/franco svizzero. Riguardo alle materie prime, vista l’escalation dei rischi geopolitici siamo ora positivi sul petrolio.

Rischi e coperture. Alla luce dei rischi persistenti che incombono sulla crescita economica sono necessarie forti coperture nell’ambito delle azioni. Per quanto riguarda i Treasury, regna un forte clima d’incertezza riguardo alla politica monetaria e all’inflazione che giustifica l’aumento delle coperture. I metalli preziosi come l’oro rappresentano un elemento di diversificazione e di protezione in caso di forte recessione o di peggioramento delle crisi geopolitiche.