Europa. “Mercati dei capitali più efficaci e attraenti”. Il piano in 20 punti dell’ESMA

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Il mercato dei capitali è vitale per il sostegno e lo sviluppo dell’economia europea. Fornisce alle imprese le risorse necessarie per crescere, promuove l’efficienza e l’innovazione, e contribuisce alla stabilità finanziaria e all’integrazione economica. Un mercato dei capitali efficiente e ben regolamentato è quindi fondamentale per il futuro economico dell’Europa.

Il mercato dei capitali permette alle imprese di accedere a risorse finanziarie essenziali per la crescita e l’espansione. Attraverso strumenti come azioni e obbligazioni, le aziende possono raccogliere capitali senza dover fare affidamento esclusivamente sui prestiti bancari, diversificando così le loro fonti di finanziamento e riducendo i rischi associati alla dipendenza da un’unica fonte.

Le sfide

Il mercato europeo si trova ad affrontare sfide significative con esigenze di finanziamento che attualmente “superano di gran lunga” la capacità dei mercati frammentati dell’area euro, ha affermato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, invitando il mercato ad abbracciare le proposte dell’ESMA. L’ipotesi è quella di intraprendere azioni più concrete e adottare un approccio olistico al cambiamento, in cui tutti i 20 punti dovrebbero essere presi in considerazione nel loro insieme.

Verena Ross, presidente dell’ESMA, ha dettagliato le motivazioni alla base delle proposte: “I mercati dei capitali dell’UE rimangono sottosviluppati e frammentati rispetto ai loro omologhi globali. Di fronte a un mondo in cambiamento e a nuove sfide, sono necessari un rinnovato slancio e un maggiore impegno per rafforzare il ruolo dei mercati dei capitali nel sostenere la crescita, l’innovazione e la competitività nell’economia europea. Né i bilanci pubblici né le banche saranno in grado di sostenere da soli questo sforzo di investimento su larga scala. Il finanziamento privato e pubblico basato sul mercato deve svolgere un ruolo più fondamentale. Ciò sottolinea l’importanza fondamentale e l’urgenza di sviluppare un migliore ecosistema del mercato dei capitali europeo”.

L’autorità di regolamentazione ha chiarito che le proposte sono dirette alle autorità di vigilanza del mercato dei capitali, agli Stati membri dell’UE, alla Commissione europea, al resto del settore finanziario e alla stessa ESMA.

Per i cittadini dell’UE, l’attenzione sarà comprensibilmente rivolta all’empowerment dei singoli individui e all’aumento dell’educazione finanziaria al fine di promuovere investimenti a lungo termine. Per le aziende di tutta l’UE, la diversità e la sostenibilità delle opzioni di finanziamento sono in primo piano, destinate a rafforzare il concetto di mercato paneuropeo. Per i regolatori e i supervisori dell’UE si tratta di allineamento, e la modernizzazione e la coerenza dei protocolli sono fondamentali. Inoltre è stata segnalata anche un’ulteriore centralizzazione della supervisione a livello UE.

Christine Lagarde ha sottolineato che attualmente l’Europa è probabilmente impreparata e ha condiviso il suo sostegno alle proposte dell’ESMA. “In questo momento cruciale per l’Europa, ci troviamo di fronte a nuove sfide derivanti dalla frammentazione geopolitica, dal rallentamento della crescita della produttività e dall’aumento del cambiamento climatico. Affrontare queste sfide richiederà investimenti senza precedenti e creerà esigenze di finanziamento che superano di gran lunga la capacità dei nostri mercati frammentati. Abbiamo l’opportunità di ancorare la nostra unione del mercato dei capitali in un progetto unificante che comprende transizioni verdi, digitali e geopolitiche. Dobbiamo passare da un approccio dal basso verso l’alto a un audace approccio dall’alto verso il basso”.

Nello specifico, questo approccio comporta due elementi cruciali: il passaggio da una legislazione frammentata a un unico corpus di norme con un insieme unificato di norme “direttamente applicabili” per i mercati dei capitali e l’applicazione di ciò attraverso un supervisore con un ampio mandato. Queste mosse contribuiranno a facilitare efficacemente gli scambi e la concorrenza transfrontalieri, oltre ad estendere i poteri dell’ESMA per supervisionare direttamente le imprese sistemiche. I punti chiave includono la creazione di un marchio UE per prodotti di investimento semplici e di base adatti agli investitori al dettaglio e la rivalutazione degli incentivi fiscali.