La comunicazione social dei fondi pensione
Sono stati pubblicati i risultati del Report sulla comunicazione social dei fondi pensione negoziali elaborato da SWH e Mefop. Quali sono le principali evidenze ?
Prosegue il processo di consolidamento della presenza sui social da parte dei fondi pensione negoziali. Al 31/12/2023, infatti, solo 5 fondi appartenenti al campione preso in esame non sono presenti sui social. Un dato positivo, in linea con quello dell’anno precedente, specie se si pensa che al 31 dicembre 2020, anno della prima rilevazione condotta, i fondi assenti dai social erano ben 10.
Ciò dimostra quanto, ormai, nel Settore vi sia una chiara consapevolezza del ruolo centrale della comunicazione social, sia per migliorare l’awareness, sia per instaurare un canale di comunicazione diretto con gli utenti (aderenti e potenziali tali).
Le piattaforme più usate sono YouTube (con 24 fondi), Facebook (con 23 fondi) e LinkedIn (19).
Da segnalare, rispetto al report precedente, la crescita del numero di Enti presenti su Instagram (passati da 6 a 10) e su Telegram (cresciuti da 2 a 3), nonché la presenza di un canale WhatsApp, a conferma del tentativo di trovare sempre nuovi canali per raggiungere i propri aderenti, specie i più giovani. Tuttavia, in generale il livello di padronanza di tali strumenti si conferma ancora medio-basso. Ciò si traduce in una comunicazione discontinua e dalle performance limitate in termini di numero di fan/follower degli account, di interazioni medie e di visualizzazioni.
Per quanto riguarda Facebook, solo 6 pagine su 23 superano le 100 interazioni medie per post. In continuità con quanto rilevato nel precedente report, infatti, sono ancora pochi i fondi a svolgere un’attività di advertising continuativa, funzionale a dare adeguata visibilità ai contenuti pubblicati. YouTube viene usato principalmente per pubblicare video-tutorial (ad esempio per illustrare le funzioni dell’area riservata o dell’app) e per aggiornare gli iscritti sull’andamento della gestione finanziaria. Anche in questo caso, tuttavia, le performance sono altalenanti: solo due fondi hanno pubblicato almeno 10 video nell’anno e solo in 10 casi i contenuti superano le 1.000 visualizzazioni.
Su LinkedIn 8 fondi su 19 superano i 1.000 follower, mentre su Instagram le performance risultano ancora modeste: in nessun caso, infatti, si superano le 20 interazioni medie per post. Anche su questo canale, dunque, l’attività di advertising è pressoché assente. In progressivo abbandono, invece, un social come X (Twitter): sebbene i fondi presenti sulla piattaforma siano 10, in 6 casi non viene svolta attività di pubblicazione.
In conclusione, sebbene vi sia una diffusa consapevolezza dell’importanza dei social, ancora molto va fatto per accrescere le performance e dare valore alle attività di comunicazione svolte e all’impegno profuso, a maggior ragione considerato il ruolo di assoluto primo piano che i fondi pensione negoziali sono chiamati a svolgere nel nostro Paese.

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