Fotovoltaico agricolo: modifica del regime italiano a sostegno delle rinnovabili. L’approvazione della Commissione europea
L’Italia ha apportato modifiche significative al regime di sostegno per le energie rinnovabili, con particolare attenzione al settore del fotovoltaico agricolo. Queste modifiche sono state introdotte per promuovere una maggiore integrazione tra la produzione agricola e la produzione di energia rinnovabile, con l’obiettivo di contribuire alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni di CO2.
Ora anche la Commissione europea ha dato il suo assenso, in conformità con le direttive UE relative agli aiuti di Stato, a una revisione di un regime italiano, parte del meccanismo per la ripresa e la resilienza, destinato a incentivare gli investimenti delle aziende agricole, agroalimentari e agroindustriali nell’ambito delle energie rinnovabili – in particolare in pannelli fotovoltaici – che resterà attivo fino al 31 dicembre 2026.
Dopo l’approvazione nel luglio 2022 e la revisione nel giugno 2023 è stata proposta una modifica e un incremento del budget di 785 milioni di euro, che porta la dotazione di bilancio complessiva a 1,6 miliardi di euro. Il Decreto Legislativo del maggio scorso stabiliva un divieto sull’installazione di nuovi impianti fotovoltaici su suolo agricolo. Tuttavia, sono esentati da questa restrizione gli impianti finanziati dal Pnrr, i progetti di agrivoltaico, e quelli previsti in aree quali cave, miniere, concessioni ferroviarie e aeroportuali, zone adiacenti alle autostrade e siti industriali.
Incentivi per l’agrivoltaico: incentivi specifici per l’installazione di impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, noti come “agrivoltaico” o “agro-fotovoltaico”. Questi impianti combinano la produzione di energia solare con l’uso agricolo del terreno, permettendo la coesistenza delle due attività.
Maggiore flessibilità normativa: maggiore flessibilità nella scelta dei siti per l’installazione degli impianti fotovoltaici, cercando di bilanciare le esigenze di conservazione del paesaggio e della biodiversità con la necessità di sviluppare energia rinnovabile.
Tariffe incentivanti per rendere più attraente l’investimento in impianti fotovoltaici agricoli, favorendo anche l’uso di tecnologie innovative che migliorano l’efficienza energetica e riducono l’impatto ambientale.
Accesso ai fondi europei, in particolare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che destina risorse significative alla promozione delle energie rinnovabili, inclusi gli impianti fotovoltaici in ambito agricolo.
Procedure amministrative semplificate per la realizzazione di impianti fotovoltaici in ambito agricolo, riducendo i tempi di autorizzazione e facilitando l’accesso ai finanziamenti.

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