Produzione industriale Italia: ancora pochi segnali per un rimbalzo

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I dati sulla produzione industriale indicano una timida stabilizzazione. A giugno la produzione è aumentata dello 0,5% sul mese (dallo 0,5% di maggio), registrando i primi due aumenti mensili consecutivi dal giugno 2023. Il confronto su base annua per i dati corretti per i giorni lavorativi è ancora negativo del 2,6% e la media da inizio anno si attesta a -3,2%.

Al centro dell’espansione mensile ci sono i beni di investimento, mentre i beni di consumo e la produzione di energia sono in territorio negativo e i beni intermedi sono stabili.

Il punto di vista settoriale non presenta variazioni rilevanti per quanto riguarda la classifica delle variazioni annuali. Le industrie chimiche (+3,6% su base annua) e alimentari (+3,1% su base annua) sono in cima alla classifica della crescita, mentre all’estremo opposto i mezzi di trasporto (-13% su base annua) e il tessile e l’abbigliamento (-10% su base annua) sono quelli che hanno registrato i risultati peggiori.

Nel secondo trimestre la produzione industriale è scesa dello 0,8% rispetto al primo, registrando la quinta contrazione trimestrale consecutiva. La produzione è destinata a rimbalzare nella seconda metà dell’anno? Ci sono ancora poche prove che ciò accada. La componente del portafoglio ordini delle indagini congiunturali si è deteriorata da aprile e il timido miglioramento registrato a luglio è dovuto principalmente alla componente delle esportazioni. Le scorte di prodotti finiti non si sono ancora esaurite a sufficienza per avviare un forte ciclo di scorte.

Per il momento, i dati disponibili indicano una stabilizzazione della produzione piuttosto che una ripresa, con i dati del trimestre in corso che probabilmente seguiranno un profilo altalenante, forse con piccole variazioni mensili. Per un miglioramento più evidente potremmo dover aspettare la fine del 2024, a patto che il quadro della domanda migliori.