Comgest: mercato asiatico – cresce la domanda di semiconduttori alimentata dall’ai

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Nel primo trimestre del 2024, Prabowo Subianto è stato eletto nuovo Presidente dell’Indonesia, mentre a giugno Narendra Modi è stato rieletto Primo Ministro dell’India. Nessuna delle due elezioni è stata particolarmente contrastata, anche se le incertezze legate alla giornata del voto hanno provocato una certa volatilità sui mercati. Entrambe le elezioni presentano alcune analogie, dato che in ambedue i casi le aspettative di mercato auspicano una continuazione delle politiche esistenti a favore degli investimenti in tutti e due i Paesi. A fronte degli incessanti tentativi di disgiungere la Cina dall’economia globale, le economie dei Paesi limitrofi con ampie popolazioni giovani continuano ad avere notevoli opportunità di conquistare parti della produzione manifatturiera. A oggi la capacità esecutiva effettiva della base manifatturiera di entrambi i Paesi è limitata, ma il potenziale rimane elevato e le politiche dovrebbero assicurare investimenti infrastrutturali ancora robusti.

Come in molti mercati a livello globale, lo sviluppo dell’IA si è confermato un tema di primo piano nel periodo in esame. Ciò è osservabile soprattutto nell’Asia settentrionale, dove le aziende esposte all’IA di Taiwan e Corea registrano una significativa espansione dei multipli. È lecito affermare che la proprietà intellettuale in campo informatico nella regione crei valore, ma pare che in alcune aree il mercato sia probabilmente un po’ troppo entusiasta.

In Cina, le speranze che il governa ricorra a “stimoli energici” per fare uscire l’economia (e il mercato) dalla crisi si sono dimostrate infondate. Abbiamo tuttavia osservato una serie costante di misure graduali del governo per assicurare un lento miglioramento dell’economia e dei consumi. Non abbiamo mai ipotizzato che il governo attui interventi imponenti semplicemente perché non può permettersi di avere un deficit troppo elevato. A livello di mercato, gli utili societari si sono rivelati sostanzialmente deludenti. È indubbio che non vi sia stata alcuna ripresa a “V” degli utili, mentre le valutazioni hanno subito un generale indebolimento.

 

TSMC, maggiore produttore mondiale di semiconduttori, ha continuato a registrare solidi fatturati mensili e beneficiato delle reazioni favorevoli dei clienti durante una recente fiera globale del settore, da cui sono emerse forte visibilità e durevolezza della domanda, alimentata soprattutto dalle opportunità nell’area IA. Recruit ha soddisfatto il mercato fornendo una guidance di crescita promettente alimentata da Indeed, la sua piattaforma di ricerca di lavoro a livello globale che continua a offrire meccanismi di assunzione esclusivi alle imprese, mentre le altre attività in ambito media continuano ad ampliarsi. Tencent ha evidenziato una buona ripresa dell’attività a livello interno e internazionale.  Vi è una grande fiducia del management nell’attività del gaming a livello nazionale grazie alla piattaforma robusta e ai successi dei giochi lanciati. La crescita della pubblicità ha ampiamente superato le attese e la dinamica operativa nel complesso positiva della società è destinata a continuare.

 

Troviamo limitante l’attuale focalizzazione dei mercati per i temi, che si tratti di “India”, di “IA” perché apprezziamo questi temi, in quanto hanno tutti qualche fondamento reale, ma il mercato sembra gestire tale contesto con un approccio estremamente semplicistico e ad alto beta. Parliamo di alto beta perché in tutti i casi gli investitori sembrano ignorare il valore aggiunto o la protezione da ribassi di un business model forte (a nostro avviso i due aspetti sono correlati) a favore di un’esposizione a leva più elevata.  TSMC è un operatore di primo piano e destinato a beneficiare dell’IA, ma molte altre società di Taiwan semplicemente non si distinguono per un notevole valore sostenibile nella catena di approvvigionamento. Analogamente, guardiamo con ottimismo all’India e con cautela alla politica cinese, ma le reazioni estreme del mercato in entrambi i casi sono piuttosto sorprendenti: le imprese resilienti sembrano essere state trascurate nel mercato rialzista indiano e appaiono molto più allineate al mercato (rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare) in Cina.