Risultato elezioni non condizionerà le decisioni della Fed. Economia americana si conferma solida.
Il risultato delle elezioni presidenziali non condizionerà le decisioni della Fed. Prevediamo un altro taglio di 25 punti base, coerentemente con l’approccio graduale che i membri del FOMC hanno segnalato nelle ultime settimane. I dati economici degli ultimi giorni, a partire dal Pil del 3° trimestre, mostrano un’economia che, pur in rallentamento, resta solida.
I dati negativi sull’occupazione di ottobre sono stati influenzati pesantemente dagli uragani sulla costa orientale e da una serie di scioperi, e non crediamo che la Fed li considererà. Gli ultimi dati sull’inflazione sono stati un po’ più alti del previsto, ma la decelerazione dei salari dovrebbe continuare a favorire il processo di deflazione. La conferenza stampa vedrà sicuramente Powell evitare qualsiasi risposta sul risultato delle elezioni. Le proposte del partito Repubblicano, soprattutto le tariffe, la riduzione dell’immigrazione e l’espansione fiscale, sono tendenzialmente inflazionistiche, ma la Fed reagirà solo quanto i loro effetti si materializzeranno sui prezzi e il mercato del lavoro, quindi non prima del 2026.
Tuttavia, come dimostrato dal forte aumento dei tassi US di ieri, i mercati anticiperanno velocemente il possibile impatto delle scelte di politica economica della nuova amministrazione.

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