Cina – cogliere il potenziale di rialzo delle tendenze a lungo termine
Dopo una fase ribassista tra il 2021 e il 2023, alla fine di ottobre 2024 l’indice MSCI China era ancora inferiore ai picchi del 2021 di quasi il 50%. I semi da cui si sviluppa una fase rialzista vengono piantati nella fase ribassista che la precede. Le valutazioni restano molto basse in base ai livelli storici e ad altri mercati; i prezzi delle azioni di molte buone società cinesi sono scesi del 70%, 80% e persino 90% rispetto ai livelli massimi.
In previsione del forte aumento dei dazi, le autorità cinesi potrebbero introdurre nuovi provvedimenti a sostegno della crescita economica e del mercato finanziario locale. Nel 2025 ci aspettiamo una politica particolarmente accomodante rispetto agli ultimi 10 anni, con l’obiettivo di sostenere l’economia, il mercato immobiliare e il mercato azionario. I fondi sovrani cinesi hanno cominciato ad acquistare azioni locali all’inizio del 2024, e i riacquisti di azioni proprie da parte delle società cinesi hanno toccato livelli record. Gli investitori locali hanno iniziato a investire i risparmi bancari elevati nel mercato azionario. Ci sono ancora più di 140 mila miliardi di yuan (20 mila miliardi di dollari USA) presso le banche, più del Pil della Cina.
Le valutazioni contenute, abbinate alle politiche a sostegno dell’economia e al posizionamento degli investitori, favoriscono il rendimento asimmetrico delle azioni cinesi e ciò rappresenta una rara opportunità per gli investitori. L’indice azionario cinese presenta un ottimo potenziale di rialzo e un minor potenziale di ribasso.
Nel 2025 la nostra strategia si concentrerà sulle società asiatiche e cinesi che beneficiano delle tendenze a lungo termine nei consumi, nella tecnologia e nell’energia pulita. Ci focalizziamo su imprese che concentrano la crescita nei mercati locali, in Asia o in altri mercati emergenti.
Per esempio, le principali aziende cinesi nella catena di distribuzione dei veicoli elettrici stanno ampliando la loro quota di mercato anche in Cina, nel Sud-est asiatico, in America Latina, Europa dell’est e Africa attraverso l’innovazione dei prodotti e le economie di scala. Nonostante le barriere commerciali in Europa e negli Stati Uniti, tali aziende hanno l’opportunità di far crescere i ricavi e gli utili in altre regioni. Le stesse dinamiche valgono per altri ambiti, come dispositivi medicali, semiconduttori, software, alcuni marchi di beni di consumo, intrattenimento online, giochi e viaggi.
Il rischio comunemente percepito in Cina e Asia riguarda le politiche di Trump. Il timore degli effetti che potrebbero avere i dazi imposti da Trump sulla Cina tengono lontani gli investitori. Tuttavia, durante la prima presidenza Trump l’indice MSCI China praticamente ha raddoppiato dall’inizio del 2017 all’inizio del 2021, nonostante le controversie commerciali e la pandemia da Covid. Anche le esportazioni cinesi sono cresciute molto dall’inizio dei contrasti commerciali con Trump nel 2018. Il rischio percepito potrebbe spingere gli investitori a vendere azioni cinesi sull’onda delle preoccupazioni a breve termine, aprendo opportunità interessanti per gli investitori a lungo termine.

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