Airbus sta ritardando i piani di un aereo di linea alimentato a idrogeno

Marco Giovanniello -

Airbus sta ritardando i piani per costruire un aereo di linea alimentato a idrogeno entro il 2035. L’iniziativa ZEROe del 2020, per progettare un aereo da 100 passeggeri alimentato a idrogeno, con test su un Airbus A380, non proseguirà. Il fatto è che Airbus ha rallentato i piani, perché si sono rivelati troppo ottimistici. D’altra parte, anche dei futuribili velivoli con motore elettrico dei concorrenti e delle startup si sente parlare più raramente.

L’agenzia di stampa francese AFP è stata la prima a segnalare il ritardo, che è avvenuto dopo una revisione di fine 2024. Ha rilevato molti ostacoli tecnologici che hanno ostacolato lo sviluppo di un aereo alimentato a idrogeno. Tuttavia, Airbus ha dichiarato di essere “impegnata nell’obiettivo di portare sul mercato un aereo completamente elettrico alimentato a idrogeno commercialmente valido. Questo impegno è in linea con la nostra ambizione di guidare la decarbonizzazione dell’aviazione e supportare gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine del settore”.

Non vuol dire che sia venuto meno il bisogno di ridurre l’impronta di CO2 dell’aviazione: va ricordato che è intorno al 5-7% delle emissioni complessive. È morta piuttosto la moda del flight shame dei seguaci di Greta Thunberg. Il settore può darsi obiettivi più realistici, meno millenaristi, perché politici e opinione pubblica riconoscono che non è rinunciando a volare che si risolve il problema della CO2. L’aviazione è solo parte minoritaria del problema.

La nuova serie A320neo

Che cosa fa allora Airbus per la decarbonizzazione? Innanzitutto ogni aereo della nuova serie A320neo (dove neo sta per New Engine Option) che esce dai siti produttivi di Tolosa e Amburgo e entra nelle flotte delle linee aeree di tutto il mondo consuma il 15-20% meno del vecchio aereo che va a sostituire, e fa pure molto meno rumore: quindi è molto più sostenibile anche riguardo all’inquinamento acustico. Il risultato è principalmente merito della nuova generazione di motori, infatti quelli che equipaggiano il concorrente Boeing 737MAX offrono miglioramenti paragonabili.
Il costruttore europeo nell’immediato si concentrerà anche sull’utilizzo del SAF, Sustainable Aviation Fuel, come auspica e ordina la UE. Il SAF non dà grandi problemi tecnici, ma le quantità disponibili sono ridotte e il costo è almeno cinque volte quello del carburante tradizionale. In un settore a bassi margini di guadagno come l’aviazione l’imposizione dell’uso di SAF rischia però di mandare gambe all’aria le compagnie aeree dei Paesi virtuosi, come quelli europei, a tutto vantaggio delle compagnie aeree dei Paesi meno sensibili, che non ne impongono l’uso.
Siamo entrati in un periodo di maggiore realismo, costretti a guardare in faccia i problemi tecnici ed economici prima ignorati. Come sempre ci salverà il progresso tecnico, ma non domani mattina.

Una sfida enorme

Un portavoce dell’azienda ha aggiunto: “Riconosciamo che sviluppare un ecosistema dell’idrogeno, che comprenda infrastrutture, produzione, distribuzione e quadri normativi, è una sfida enorme che richiede collaborazione e investimenti globali. Gli sviluppi recenti indicano che i progressi sui principali abilitatori, in particolare la disponibilità di idrogeno prodotto da fonti di energia rinnovabili su larga scala, sono più lenti del previsto”.
I segnali del ritardo sono apparsi a dicembre, quando i progetti sull’idrogeno sono scomparsi dalle RFP per la fase successiva del progetto di ricerca europeo Clean Aviation. Airbus continuerà a concentrarsi sulle tecnologie pulite ed ecologiche testando i concetti di motore di nuova generazione per il successore dell’A320neo. Tale processo è iniziato nel 2022, con la partnership dell’azienda con GE Aerospace e la joint venture Safran CFM International sul programma di tecnologia a ventola aperta Revolutionary Innovation for Sustainable Engine (RISE)”.

Secondo il sindacato Force Ouvrière, il personale è stato informato che la tecnologia necessaria è in ritardo di cinque o dieci anni rispetto alla tabella di marcia richiesta per soddisfare l’obiettivo originale del 2035. Questo divario tecnologico richiede una rivalutazione della cronologia del progetto, potenzialmente posticipando il lancio al 2040. Il ritardo sottolinea le sfide insite nello sviluppo e nell’implementazione di una tecnologia così rivoluzionaria nel settore dell’aviazione

Airbus è un attore fondamentale nel mondo dei trasporti, grazie alla sua capacità di innovare, rispondere alle esigenze globali in termini di sostenibilità e sicurezza, e promuovere l’accesso globale ai viaggi aerei. L’iniziativa contrasta con l’approccio più scettico di Boeing, che ha espresso preoccupazioni sulle implicazioni per la sicurezza e la prontezza tecnica già al Farnborough Airshow dell’anno scorso.