Blocco degli aiuti a Kiev e l’Europa deve ricostruire le proprie capacità di difesa
“La sospensione degli aiuti militari all’Ucraina da parte del Tycoon ha provocato scosse in tutta Europa. Oltre a ricostruire le proprie capacità di difesa, i governi europei dovranno ora cercare il modo di continuare a rifornire l’Ucraina, almeno fino a quando gli Stati Uniti non riprenderanno il sostegno militare o non emergerà una sorta di cessate il fuoco.
In precedenza, molti analisti consideravano il taglio degli aiuti militari da parte degli USA come un indebolimento della loro posizione nei futuri negoziati con Mosca. Ora, il ritiro di tali aiuti viene usato come leva contro Kiev: se venisse concordato un qualche tipo di compromesso tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, gli aiuti militari potrebbero riprendere.
In questo contesto, cresce il sostegno ai Paesi europei affinché sequestrino, almeno in parte, i 300 miliardi di euro di beni congelati della Banca Centrale Russa. In precedenza, i leader europei avevano suggerito che la minaccia di sequestrare queste riserve potesse essere usata per garantire che la Russia non violasse un teorico cessate il fuoco. Ora, però, che l’Ucraina è stata tagliata fuori dagli aiuti militari, i leader europei potrebbero considerare le riserve come un modo per l’Ucraina di colmare almeno in parte le lacune lasciate dal ritiro del sostegno statunitense.
Ciò che è chiaro è che l’intero processo ha ulteriormente sottolineato la necessità per i Paesi europei di rafforzare le proprie capacità di difesa, dopo anni di spese insufficienti tanto che la notizia ha anche visto la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen proporre un nuovo piano per aiutare a finanziare la ricostruzione militare dell’Europa. La proposta iniziale prevede che gli Stati membri possano accedere a prestiti per 150 miliardi di euro nell’ambito di un piano in cinque parti per aumentare la spesa per la difesa e, in questo modo, si potrebbero sbloccare altri 800 miliardi.”

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