Carlos Torres Vila (BBVA): “Devono essere gli azionisti a decidere sui processi di consolidamento in corso in Europa”

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Il presidente di BBVA, Carlos Torres Vila, ha partecipato questo venerdì al forum annuale dell’Associazione Spagnola di Banca (AEB), dove ha sottolineato la necessità di avanzare nell’integrazione finanziaria europea per creare entità di maggior scala. “Il ritorno delle fusioni e acquisizioni in Europa è positivo”, ha affermato. A suo avviso, “è importante che siano gli azionisti a decidere sui processi di consolidamento in corso in Europa. Questo è in linea con un mercato dei capitali che funzioni correttamente”. Ha inoltre richiesto un contesto normativo che favorisca la competitività e la stabilità finanziaria. “La regolamentazione deve essere un facilitatore della crescita”, ha dichiarato durante una tavola rotonda con il CEO di Banco Santander, Héctor Grisi, moderata dalla presidente dell’AEB, Alejandra Kindelán.

Carlos Torres Vila ha sottolineato il ruolo del finanziamento bancario in un momento cruciale per l’Europa, caratterizzato da un panorama globale segnato dall’incertezza geopolitica. “Il ruolo delle banche è finanziare il futuro dell’Europa ed è fondamentale per affrontare le sfide che abbiamo davanti”, ha detto.

Dal suo punto di vista, “l’Europa sta rimanendo indietro a causa della frammentazione e della rigidità normativa, oltre che della mancanza di crescita della produttività, che è strettamente legata all’insufficienza dei finanziamenti”. Ha evidenziato la necessità per l’Europa di investire nella transizione energetica, nella trasformazione tecnologica, nelle infrastrutture e nell’autonomia strategica e difensiva. In particolare, secondo il rapporto pubblicato da Mario Draghi, la Commissione Europea stima che la regione necessiti di investimenti annuali tra i 750.000 e gli 800.000 milioni di euro per modernizzare le infrastrutture, promuovere la trasformazione tecnologica e avanzare nella transizione energetica. “Il finanziamento bancario è essenziale affinché questi investimenti possano avvenire”, ha sottolineato.

In questo contesto, ha affermato che le imprese europee necessitano di una maggiore scala per essere competitive. “L’Europa ha bisogno di banche più grandi e competitive per sostenere la crescita economica e l’innovazione”, ha dichiarato.

Il presidente di BBVA ha fatto riferimento alla profonda trasformazione vissuta dal settore finanziario negli ultimi anni, evidenziata da metriche come l’acquisizione digitale di clienti e le vendite tramite canali digitali. La conseguenza immediata di questa e altre tendenze è che gli investimenti necessari in tecnologia stanno diventando una componente sempre più significativa dei costi. Carlos Torres Vila prevede che questa tendenza continuerà a crescere con l’avvento di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e i requisiti della nuova legislazione DORA in Europa per la protezione da frodi e attacchi informatici. “Questo accresce l’urgenza della scala dimensionale”, ha ribadito.

Ha inoltre spiegato che attualmente nessuna banca dell’Eurozona figura tra le 20 più grandi al mondo per capitalizzazione di mercato, mentre la digitalizzazione e la concorrenza dei giganti tecnologici non europei aumentano la pressione sul settore.

A suo modo di vedere, la consolidazione bancaria dovrebbe essere una priorità strategica per l’UE. “Il ritorno delle fusioni e acquisizioni (M&A) in Europa è positivo. Prima di affrontare fusioni transfrontaliere, è essenziale consolidare banche nazionali solide”, ha evidenziato. Ha aggiunto che “è importante che siano gli azionisti a decidere sui processi di consolidamento in corso in Europa. Questo è in linea con un mercato dei capitali che funzioni correttamente”.

BBVA chiede un quadro normativo che favorisca la crescita e la competitività

Per quanto riguarda la regolamentazione, Carlos Torres Vila ha ribadito che affinché le banche europee raggiungano la scala necessaria, è fondamentale avanzare nell’Unione dei Mercati dei Capitali (CMU – Capital Markets Union) e nell’Unione Bancaria. Ha inoltre sottolineato la necessità di un sistema comune di garanzia dei depositi e di uno strumento efficace di finanziamento per la risoluzione bancaria.

Il presidente di BBVA ha insistito sul fatto che “la regolamentazione deve facilitare la crescita e la competitività in Europa”. Oltre alla stabilità e alla sicurezza finanziaria, ha richiesto “un approccio più strategico alla regolamentazione, che consenta di attuare semplificazioni normative”.

La regolamentazione come facilitatore degli investimenti in sostenibilità e innovazione

Carlos Torres Vila ha sottolineato che la sostenibilità rappresenta un’opportunità di business inarrestabile, nonostante l’incertezza causata dal cambio di amministrazione negli Stati Uniti, poiché la transizione verso un modello sostenibile e redditizio richiede investimenti massicci. Per quanto riguarda il ruolo della regolamentazione in questo ambito, ritiene fondamentale adottare una visione più ampia e integrata, con incentivi che stimolino gli investimenti.

Interrogato sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore bancario, il presidente di BBVA ha evidenziato le molteplici applicazioni di questa tecnologia, dalla automazione dei processi alla capacità di analizzare tendenze e personalizzare i servizi per i clienti. Per quanto riguarda la regolamentazione dell’IA, ha sottolineato che è essenziale trovare un equilibrio tra sicurezza e sviluppo. “L’Europa ha già fatto i primi passi nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, ed è importante adottare un approccio pragmatico che favorisca l’innovazione”, ha dichiarato.

Il forum “Finanziando il Futuro dell’Europa. Il Ruolo del Settore Bancario”, organizzato dall’Associazione Spagnola di Banca (AEB), ha riunito importanti figure del mondo finanziario e normativo. Tra i partecipanti figuravano Maria Luís Albuquerque, commissaria europea per la Stabilità Finanziaria, i Servizi Finanziari e l’Unione dei Mercati dei Capitali; José Luis Escrivá, governatore della Banca di Spagna; e Carlos Cuerpo Caballero, ministro dell’Economia, del Commercio e delle Imprese.