La Commissione Europea rivede le regole sulla sostenibilità aziendale, ma la BCE continua a monitorare i rischi climatici

Redazione -

I supervisori finanziari dell’UE avvertono che l’indebolimento delle normative potrebbe portare a una nuova crisi finanziaria.

Alcuni degli alti responsabili della vigilanza finanziaria europea hanno espresso preoccupazione per il rischio che la semplificazione delle normative possa ridurre le tutele contro future crisi. Dominique Laboureix, capo del Single Resolution Board, ha dichiarato che ridurre le protezioni finanziarie aumenterebbe l’instabilità e rallenterebbe la crescita.

Le preoccupazioni emergono mentre la Commissione Europea sta rivedendo le regole sulla sostenibilità aziendale e le normative sui capitali bancari e assicurativi. Alcuni governi, tra cui Germania, Francia, Spagna e Italia, chiedono di eliminare norme eccessivamente complesse che ostacolano la competitività senza migliorare la stabilità finanziaria.

Frank Elderson, vicepresidente del consiglio di vigilanza della BCE, ha ricordato che la crisi del 2008 ha richiesto enormi interventi pubblici per salvare le banche. Ha sottolineato che il dibattito sulla competitività non deve essere un pretesto per ridurre la regolamentazione e ha invitato l’UE a puntare sulla sua armonizzazione piuttosto che sul suo allentamento. “Was all this perfect? Probably not” he said. “Can we do better without paying too much of a price? Possibly. If it were to lead to banks not having the data they need to assess these risks, that would be a problem for banks and would make our work as a supervisor more difficult.”

Infine, la BCE continua a esercitare pressioni sulle banche affinché affrontino i rischi climatici, minacciando multe per chi non rispetta le scadenze imposte.