21Shares: l’istituzionalizzazione di Bitcoin può portare il prezzo fino a 200mila dollari entro fine anno
Il ritorno del Bitcoin al di sopra della soglia dei 94mila dollari è un evento frutto di molteplici cause, sia esterne sia interne al mondo cripto. Tra le prime rientra sicuramente il tono più diplomatico che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha assunto nei confronti della Cina, e anche la maggiore chiarezza sul futuro di Jerome Powell alla Federal Reserve ha contribuito a ridurre un po’ l’ansia tra gli investitori. Se a questo si aggiunge un dollaro che si sta progressivamente indebolendo, si ottiene un contesto in cui tutti gli asset più rischiosi possono performare bene, ma il Bitcoin si trova in una posizione particolarmente privilegiata per via dell’importanza che sta assumendo nei portafogli.
Una questione particolarmente interessante da notare è la distanza che si sta creando tra la valuta digitale e il mercato azionario, tanto che la correlazione con l’S&P 500 e il Nasdaq ha assunto persino valori negativi, indicando come gli investitori stiano iniziando a considerare sempre meno il BTC come un proxy di un azione tech o un asset speculativo (come invece si era osservato in passato) e sempre di più come una soluzione per proteggersi contro il rischio sistemico e geopolitico. Se si dovesse fare un paragone con soluzioni più vicini alla finanza tradizionale, il comportamento dei player sembra suggerire che oggi il Bitcoin è visto all’80% come “oro digitale” e al restante 20% come asset tecnologico.
Questo cambio di prospettiva lo si può riscontrare anche negli inflow che gli ETF americani su BTC e ETH hanno registrato nei giorni scorsi e che sono stati i più elevati da mesi: 912 milioni di dollari il 22 aprile e altri 400 milioni il 21 aprile, per un totale che supera gli 1,3 miliardi.
Tuttavia, inizialmente si è parlato anche di condizioni favorevoli interne al mondo cripto che si starebbero rafforzando e tra queste vi sono la partnership per un ETF sulle criptovalute che vorrebbero lanciare Trump Media assieme da Crypto.com o lo strumento di investimento in BTC da 3 miliardi di dollari che starebbero creando Cantor Fitzgerald, Softbank e Tether. È significativo anche notare come Bitcoin abbia superato Alphabet, diventando il quinto asset più grande a livello globale in termini di capitalizzazione di mercato; capitalizzazione che, a livello dell’intero comparto degli asset digitali, ha appena superato i 3mila miliardi di dollari; una soglia molto importante, in questo è stata il picco raggiunto nel ciclo rialzista del 2020-2021.
Per quanto riguarda l’outlook dei prossimi mesi, gli indicatori continuano a mostrare segnali incoraggianti. Il rendimento dei Treasury a 10 anni si avvicina al 4% e gli investitori stanno monitorando attentamente le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice dei prezzi al consumo; dati chiave che influenzeranno la decisione della Fed sui tagli dei tassi. I mercati attualmente stimano una probabilità del 60% che il primo taglio avvenga a giugno, con aspettative di ulteriori tre o quattro riduzioni entro fine anno che si aggirano intorno al 65%. Questa politica monetaria accomodante rappresenterebbe un importante fattore di spinta per la liquidità e, di conseguenza, per gli asset rischiosi come Bitcoin. Se queste previsioni si rivelassero corrette e lo slancio attuale proseguirà, allora il valore di BTC potrebbe potenzialmente raddoppiare entro la fine dell’anno, raggiungendo un massimo di 200mila dollari.
In conclusione, il nuovo rally che oggi stiamo osservando non è una mera speculazione creata dal settore retail, ma un posizionamento del capitale istituzionale in vista di quello che molti considerano un nuovo regime monetario e politico. Nel breve termine, la prossima soglia critica sarà quella dei 95mila dollari, attorno alla quale potrebbe verificarsi una piccola pausa di questa corsa. In ogni caso, l’obiettivo (anche psicologico) primario rimane 100mila.
Le condizioni macroeconomiche e globali continuano a evidenziare la necessità di una riserva di valore digitale e Bitcoin sta assumendo sempre di più questo ruolo. Ciò che distingue questo rally è la crescente convinzione della funzione della criptovaluta come strumento di protezione, con sempre più investitori che si stanno rivolgendo a esso non solo come asset speculativo, ma come una via di fuga in un contesto di crescente incertezza nei mercati tradizionali.

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