Assicurazioni e rischio salute. La frequenza sinistri continua a crescere

Roberto Carli  -

Assicurazioni e rischio salute

Di Roberto Carli

La spesa sanitaria complessiva nel 2023, pari a 176,1 miliardi di euro, rimane pressoché costante rispetto all’anno precedente (+0,25%), ma si riduce in rapporto al PIL (8,3% dal 8,8% nel 2022). La spesa sanitaria pubblica e quella out-of-pocket rappresentano le principali componenti della spesa sanitaria. La spesa rivolta al comparto assicurativo, costituita dal ramo malattia e da quello infortuni, è in crescita.

La raccolta premi del ramo malattia delle imprese vigilate dall’IVASS aumenta nel 2023 del +10,9%, e continua a crescere nei primi sei mesi del 2024 (+11,6%). Anche la produzione del ramo infortuni presenta variazioni positive, sebbene minori rispetto al comparto malattia. Il trend si conferma anche al termine del primo semestre 2024.

Lo sottolinea l’Autorità di Vigilanza in uno specifico Quaderno di approfondimento.

Il mercato del ramo malattia evidenzia una forte concentrazione: le prime cinque imprese raccolgono il 66% dei premi e i primi cinque gruppi assicurativi l’80%. I premi sono raccolti principalmente tramite polizze collettive afferenti a fondi sanitari (51,8% del totale, invariato rispetto al 51,5% del 2022); le altre polizze collettive rappresentano l’11,3% della raccolta (12,9% nel 2022). Le polizze individuali raccolgono il restante 36,9% (35,6% del 2022).

La frequenza sinistri continua a crescere, mentre il costo medio presenta una leggera riduzione. Il premio medio è crescente nel tempo ed eterogeneo per le varie tipologie contrattuali, suggerendo diversi livelli di copertura.

La produzione del ramo infortuni aumenta in misura minore rispetto al ramo malattia (+2,4%). Anche in questo caso si osserva una concentrazione dei premi sottoscritti dalle prime cinque imprese (61,4%) e dai primi cinque gruppi assicurativi (72,2%). Il premio medio si incrementa a causa della crescente frequenza sinistri, mentre il costo medio è in leggera riduzione.