Intelligenza artificiale, Mercato globale industrie creative da 14 miliardi di dollari

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Il Mercato globale dell’intelligenza artificiale applicata alle industrie creative supera i 14 miliardi di dollari, con una proiezione di crescita annuale del 26% fino al 2030. Secondo quanto pubblicato sul giornale economico-finanziario Il Bollettino siamo di fronte ad una accelerazione che ridisegna in profondità anche i settori più legati all’artigianalità e alla cultura visiva, come moda, lusso e lifestyle. Brand iconici come Gucci, Louis Vuitton e Dior sperimentano soluzioni basate su AI generativa per creare contenuti personalizzati, progettare collezioni attraverso prompt testuali, prevedere la domanda, ridurre gli sprechi e trasformare l’esperienza del cliente in un percorso sempre più immersivo.

“Nel lusso, l’AI non può limitarsi a generare efficienza: deve sapersi mettere al servizio dell’idea, della narrazione e dell’emozione, perché è lì che si costruisce il vero valore di un brand”, dice a Il Bollettino Chiara Piancatelli, Professoressa Associata presso la SDA Bocconi School of Management. “In fase iniziale, – prosegue – l’AI supporta il brainstorming e l’analisi dei trend, elaborando enormi quantità di dati per individuare pattern emergenti, preferenze del pubblico o strategie adottate dai competitor. Questo consente ai creativi di orientare le proprie idee con maggiore precisione e consapevolezza. Nella fase di produzione, l’AI accelera notevolmente i tempi, generando proposte visive e testuali da cui partire per realizzare contenuti originali. Infine, permette una diffusione personalizzata su larga scala, adattando i messaggi ai singoli segmenti di pubblico”.

“Tuttavia, – aggiunge Piancatelli – l’approccio più efficace resta quello “human-in-the-loop”: l’AI genera, ma è sempre l’essere umano a curare l’identità del brand, il linguaggio visivo e l’allineamento valoriale, preservando così l’autenticità e l’eccellenza distintiva del settore. La componente umana – sottolinea – resta essenziale nella supervisione e nell’ottimizzazione del tono, della coerenza e dell’identità del brand. Quando ben orchestrata, l’AI diventa uno strumento potentissimo per rafforzare la relazione con i consumatori, offrendo esperienze rilevanti e dinamiche senza perdere autenticità”, conclude.