Mercati europei alla finestra: attesa per le mosse Fed e tensioni in Medio Oriente
Attesa per le mosse Fed e tensioni in Medio Oriente
Il 18 giugno i listini europei hanno viaggiato con prudenza: Piazza Affari, come Francoforte, Londra e Parigi, non si è mossa granché. Ambito principale di attenzione resta l’escalation tra Israele e Iran, che pesa sul sentiment degli operatori.
In parallelo, cresce la concentrazione sulla Federal Reserve: la Banca Centrale statunitense annuncerà stasera l’esito della riunione del FOMC. Gli analisti non prevedono modifiche ai tassi, ma il mercato sarà attento alla conferenza di Jerome Powell (e ai rendimenti delle stime economiche)
L’EUR/USD ha aperto stabile, intorno a 1,15–1,152. L’oro ha registrato un leggero calo, tra ‑0,28% e ‑0,35%. Il petrolio WTI è sceso fino a 74–75 $ al barile. Lo spread tra BTP e Bund risale di un punto, fermandosi tra 91 e 92 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta intorno al 3,4%
— ULTIMO MINUTO — Nel corso della notte il board della Fed, contro il parere vivamente sostenuto da Donald Trump, ha deciso di non tagliare i tassi. Il costo del denaro rimane al 4,25-4,5%.
Le delibere all’interno della Federal Reserve rivelano una spaccatura significativa tra i policymaker riguardo le strategie future per i tassi d’interesse. Mentre la decisione di mantenere i tassi fermi è stata unanime, le proiezioni economiche mostrano che il gruppo è profondamente diviso sulle prospettive a breve termine. In particolare, nove dei diciannove membri hanno evidenziato una predisposizione a una minore riduzione dei tassi, provocando un acceso confronto sulle strategie monetarie e sull’idoneità delle misure da adottare in risposta alle attuali condizioni economiche.
Queste divisioni sono ulteriormente amplificate dalla pressione esterna esercitata dal presidente Trump, il quale ha ripetutamente invocato un abbassamento più marcato dei tassi di interesse, contraddicendo le opinioni di diversi membri della Fed.
Le Borse europee ieri, in dettaglio
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Milano (FTSE MIB) si è chiusa piatta, oscillando tra +0,08% e +0,31% nei diversi scorci del giorno.
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Francoforte in lieve calo, tra ‑0,36% e ‑0,58%
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Londra ha mantenuto stabilità, intorno a +0,11% o ‑0,04%
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Parigi piuttosto timida, con ribassi marginali fra ‑0,25% e ‑0,40%
Focus sui titoli italiani più seguiti
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Telecom Italia (+1,2% / +1,9% / +4,7% a seconda degli orizzonti di scambio)
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Saipem +0,9% / +1,3%
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Brunello Cucinelli +0,7% circa
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Amplifon, +1,3–1,5%
Al contrario, le vendite hanno colpito:
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Iveco, in calo tra ‑1,6% e ‑2,7%
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Recordati, tra ‑0,8% e ‑2,1%
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Altro affondo per Alerion Clean Power, in ribasso fino al ‑2,4%
Nel segmento MidCap:
OVS +3%, Newlat Food +1,8% e Juventus +1,4%. In crescita anche Technogym +1,4% e Webuild +2,1%.
Chiudono in affanno: Sanlorenzo (‑2,3%), Ferragamo (‑1,7%), Ariston Holding (‑0,9%)
Altri fattori in gioco
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La Riksbank svedese ha tagliato i tassi da 2,25% al 2,00% e approccio accomodante per fine anno
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Oggi si stimano decisioni anche da BoE, SNB e Norges Bank, in un contesto di pressione inflazionistica sotto controllo
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A livello macro, inflazione Eurozona stabile a +1,9% a/a (core +2,3%), e negli USA nuove richieste di sussidi leggermente peggiori (245mila vs 250mila), oltre a un calo degli avvii di cantieri residenziali (‑9,8%).

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