Commento Comgest: Azionario Usa – opportunità nel tech e nel pharma
L’economia americana presenta caratteristiche che la rendono strutturalmente forte e che difficilmente ritroviamo in altri paesi del mondo, elementi come una popolazione in crescita, l’indipendenza energetica, una tensione costante all’innovazione o ancora il ruolo del dollaro come valuta di riserva internazionale.
In generale il settore tecnologico è spesso associato a multipli elevati e tuttavia prestiamo grande attenzione alla valutazione delle nostre aziende rispetto soprattutto alla loro qualità e al loro livello di crescita. Per fare un esempio Oracle è un’azienda estremamente resiliente grazie soprattutto alla sua storica leadership nel mercato dei database, gli investimenti dell’azienda e del suo software Fusion stanno dando ottimi risultati e l’infrastruttura cloud dell’azienda dovrebbe permettere ad Oracle di beneficiare fortemente del ciclo legato all’intelligenza artificiale. In generale cercare di prevedere una potenziale correzione nel settore tecnologico è impossibile, tuttavia, restiamo fiduciosi sulla capacità di Oracle di creare valore sul lungo periodo. Microsoft, ha moltissimi driver di crescita estremamente solidi e sostenibili, estremamente chiari grazie in particolare ad un portafoglio prodotti assolutamente senza uguali. Prendiamo ad esempio il cloud computing, un mercato di circa 250 miliardi di dollari che si stima potrà crescere fino a raggiungere quota 1 triliardo entro la fine del decennio, un mercato così vasto, in così forte espansione all’interno del quale Microsoft continua imperterrita a vincere quote di mercato trimestre dopo trimestre.
Per quanto riguarda invece Apple, il mercato dimentica il ruolo che l’iPhone avrà come mezzo, come strumento di accesso all’intelligenza artificiale per gli utenti Apple. Apple ha una base di utenti che ha continuato a crescere nel tempo, come testimoniato dagli oltre 2 miliardi di dispositivi attivi. Per quanto riguarda Alphabet, il dubbio principale degli investitori è se l’azienda riuscirà effettivamente ad imporsi nell’intelligenza artificiale, e soprattutto se riuscirà a mantenere la sua leadership nel search, nella ricerca su internet.
Il mercato sottovaluta, il track record di innovazione dell’azienda che più recentemente abbiamo potuto vedere per esempio nel lancio del chatbot AI Gemini o ancora nel lancio della sesta generazione delle sue TPU.
In Comgest siamo alla ricerca di aziende in grado di crescere a prescindere dalla congiuntura, aziende spinte da tendenze secolari tra cui la crescente diffusione dell’obesità. Per fare un esempio dai dati che ci sono offerti dall’OMS emerge che circa il 10% della popolazione mondiale è affetta da obesità e che vi sono oltre 200 malattie o condizioni connesse con essa, come per esempio il diabete o l’altra pressione sanguigna e tutto ciò ha chiaramente un impatto economico importante. Se parliamo degli Stati Uniti vediamo una spesa sanitaria che non ha fatto che crescere negli anni fino a raggiungere circa il 17% del PIL e vediamo altresì che le malattie connesse con l’obesità hanno un impatto economico molto importante. La natura generalmente difensiva del settore healthcare deriva dal suo carattere di necessità e dalla sua generalmente debole correlazione con il ciclo economico.
Eli Lilly ha un ruolo di assoluto rilievo grazie ai suoi farmaci GLP1 in grado di provocare una riduzione del peso corporeo mediamente del 23%. La domanda di questi farmaci è assolutamente esplosiva e tale da superare nettamente l’offerta tant’è che dal 2020 Eli Lilly ha investito oltre 18 miliardi di dollari per aumentare per espandere la sua capacità produttiva.
In Comgest ricerchiamo aziende di qualità, in grado di crescere sul lungo periodo a prescindere dalla congiuntura economica e a prescindere dalle mode del momento.

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